Correva il 1972 quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite designò il 5 giugno come Giornata mondiale dell’Ambiente. Soltanto due anni dopo, con lo slogan “Solo una Terra” la giornata fu celebrata per la prima volta.
La giornata
Sin dalla decisione iniziale sull’istituzione di una giornata celebrativa degli ecosistemi terrestri, il 5 giugno è diventato un momento annuale di considerazione delle criticità che avversano l’ambiente nel quale gli uomini vivono in condivisione e convivenza con gli altri essere viventi.
In questa giornata, i temi al centro di dibattiti, incontri e manifestazioni su scala globale sono incentrati su questioni riguardanti l’inquinamento terrestre e marino, il consumo di suolo, l’ingerenza della caccia criminale della fauna selvatica, e non solo.
Il rapporto del WWF
Non è una coincidenza se proprio ieri, in concomitanza con la Giornata celebrativa, il WWF abbia pubblicato un rapporto dal titolo non equivocabile: “Planet Escape Room – Siamo tutti in gioco” a proposito del susseguirsi dei messaggi di allarme lanciati dal nostro Pianeta e dello spazio temporale d’azione per noi sempre più ridotto per una radicale inversione di tendenza.
Il rapporto culmina con un paragrafo a proposito del post-pandemia e del mondo che verrà: “Finita l’emergenza sanitaria avremo da risolvere due crisi drammatiche che mettono a rischio il nostro futuro: i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità”.
Dunque, secondo l’organizzazione quali strategie adottare: “Per vincere dobbiamo subito avviare scelte innovative che razionalizzino l’uso delle risorse naturali, rendano sostenibili i meccanismi di produzione e rafforzino le nostre responsabilità nelle scelte di consumo”.
Il punto delle Istituzioni
Sulla giornata e sulle sfide che attendono gli Italiani e l’umanità, si è espresso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha argomentato proprio individuando un legame tra le emergenze sanitaria ed ambientale.
Queste le parole del capo dello Stato: “Le recenti drammatiche vicende che toccano tutto il nostro Pianeta ci impongono di prendere atto del legame imprescindibile che esiste tra l’equilibrio della natura e la nostra sopravvivenza”.
Aggiungendo poi: “Oggi, per uscire dalle difficoltà che ci troviamo di fronte, è proprio della ricerca ciò di cui abbiamo estremo bisogno insieme a politiche lungimiranti che sappiano immaginare e rendere accessibile un futuro prossimo di prosperità sostenibile”.
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