In una sua pubblicazione parla di “vittimismo rosa”. Vitalba Azzollini, funzionaria di un’ autorità di vigilanza e ricercatrice per l’Istituto Bruno Leoni, ha posizioni molto poco popolari in tema di donne ed economia. “Prendiamo la composizione dei Cda delle società quotate in borsa – dice –: oggi secondo la Consob la presenza delle donne è al 22 per cento”. Bene? “Il risultato è dovuto alla norma del 2011 sulle quote rosa: ma bisogna prenderlo con le pinze”. E’ frutto di un’imposizione di legge. E lascia un dubbio: permette alle donne di sfondare il tetto di cristallo, ok. Ma siamo sicuri che premi il merito? Alcune ricerche dimostrano che le quote rose aumentano la diffidenza nei clienti e nei committenti.
La soglia di occupazione femminile è lontana dalle medie europee, però. Manca il salto di qualità: incentivi fiscali che permettano alle donne di coniugare vita privata e lavori più problematici. Incentivi che nei paesi europei esistono.

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