
Previsto tra il 15 ed il 16 ottobre a Bruxelles, il prossimo Consiglio europeo si preannuncia particolarmente ricco di temi, che i leader dei 27 stati dell’Unione proveranno ad affrontare, in vista di una soluzione auspicabilmente condivisa.
I temi del Consiglio
Sul tavolo, innanzitutto la situazione epidemiologica determinata dal Covid-19: i capi di governo discuteranno a proposito delle fasi di coordinamento intereuropeo e dei lavori sullo sviluppo di un vaccino nell’area dell’Unione Europea.
Seguiranno i confronti a proposito degli avvicendamenti nelle relazioni tra UE e Regno Unito: in particolare, il Consiglio esaminerà quale sia lo stato di avanzamento dell’attuazione dell’accordo di recesso da parte del Regno Unito, con discussioni consequenziali su quali scenari potrebbero palesarsi alla data del prossimo primo gennaio 2021.
Non di meno, per rilevanza i leader europei pondereranno quali risultati siano stati raggiunti e quali sfide attendano l’Unione in vista del conseguimento della neutralità climatica entro il 2050: obiettivi climatici condivisi e promossi precedentemente già dalla Commissione Europea.
Il messaggio del presidente Charles Michel
Nell’invito rivolto ai capi di governo dei paesi membri, il presidente del Consiglio ha presentato il cronoprogramma della due giorni: giovedì a partire dal pomeriggio si inizierà con la Brexit in compagnia di Michel Barnier – negoziatore capo europeo per l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea – perché “è nell’interesse di entrambe le parti concludere un accordo prima della fine del periodo di transizione. Tuttavia ciò non può accadere ad alcun prezzo”. Al centro le questioni chiave legate a “parità di condizioni, pesca e governance”.
Successivamente, in serata riflettori puntati sulla situazione climatica, nell’impegno di un’Unione Europea climaticamente neutra entro il 2050. In questa occasione però i leader proveranno ad alzare l’asticella.
“Adesso – spiega il presidente Michel – dobbiamo aumentare il nostro obiettivo di riduzione delle emissioni entro il 2030 per assicurarci di raggiungere tale ambizione”, ovvero la neutralità climatica. “La Commissione ha proposto un nuovo obiettivo di almeno il 55 percento entro il 2030 – è l’invito finale – Vorrei che tenessimo un dibattito costruttivo sulla questione, in modo da aprire la strada ad un accordo entro la fine dell’anno”.
Venerdì infine “ci riuniremo di nuovo per una discussione strategica sulle nostre relazioni con l’Africa, in vista del nostro prossimo incontro con i leader dell’Unione africana”.
Fonte foto consilium.europa.eu
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