Immagine dell’East Room della Casa Bianca poco prima del discorso del presidente in carica, nonché candidato per il secondo mandato, Donald Trump all’indirizzo del proprio elettorato sul risultato ancora dubbio del voto – Washington D.C., 4 novembre 2020

“Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali”. Sono state queste le prime parole pronunciate da Donald Trump ad un gruppo di supporters dalla East Room della Casa Bianca durante la notte del 4 novembre. Il presidente in carica, nonché candidato per un secondo mandato, può in questa maniera cantare vittoria, contro ogni sondaggio o aspettativa? Tutt’altro.

Twitter ha tacciato il contenuto del video ripubblicato dall’account Donald J.Trump  come “controverso”: secondo la policy del social infatti il contenuto “tutto o in parte, potrebbe essere fuorviante, in merito alla modalità di partecipazione alle elezioni o ad altri strumenti di coinvolgimento della cittadinanza”.

Non si può infatti parlare di vittoria quando siamo nel bel mezzo della conta, sebbene il presidente Trump affermi “di star vincendo in Pennsylvania con un margine veramente enorme” o “Chiaramente abbiamo vinto in Georgia e North Carolina”, e non si può neanche gridare a qualsivoglia generico golpe democratico lanciando parole del tipo “C’è un gruppo molto triste di persone che prova a togliere il voto a milioni di elettori. Andremo alla corte suprema. Questa è una frode per gli americani ed un imbarazzo per il paese”.

Chi vince davvero tra Trump e Biden

Dipende da alcuni stati chiave” titola la CNN che prova a riassumere una situazione in via di sviluppo. Nella corsa ai 270 grandi elettori utili alla causa dell’elezione , nell’ultimo aggiornamento delle 6:03 – Washington D.C. – Biden sarebbe leggermente in vantaggio su Trump – 224 contro 213 -.

Ma la partita adesso si gioca sul numero di possibili grandi elettori che alcuni stati chiave potrebbero offrire secondo un sistema maggioritario secco, per il quale chi vince prende tutto anche con un voto di scarto: “The winner takes it all” diremmo all’americana. Trump con grande probabilità perde l’Arizona – 11 grandi elettori – ma è in corsa in Georgia, che esprime 16 “electoral votes”; North Carolina – 15 – e Wisconsin – 10 –. In Michigan – 16 –, dall’ultima proiezione, lo scarto è di 4 punti in più rispetto a Biden. Infine, in Pennsylvania Trump avrebbe un margine positivo rispetto allo sfidante di 12 punti e potrebbe aggiudicarsi 20 grandi elettori.

Fonte immagini Twitter

LEGGI ANCHE:

Trump o Biden: ad una manciata di ore dal risultato

Stati Uniti, com’è andato l’ultimo confronto tra Trump e Biden prima dell’election day

Corsa alla Casa Bianca: com’è andato il primo dibattito tra Trump e Biden

Torna alla Casa e toglie la mascherina: quale lezione Trump ha imparato dal ricovero

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here