L’impatto dell’uomo sul delicato equilibrio dell’ecosistema terrestre è una tematica improcrastinabile, e come tale costantemente al centro di studi, dibattiti e programmi politico-economici. Al di là dei macro-interventi, però, ciascuno di noi ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ecologia, spesso sottovalutato.
La mostra
Spinge a riflettere su tale questione di rilevanza globale l’esposizione Vita Vitale – curata da Susie Allen, Laura Culpan, e Dea Vanagan di Artwise – dando voce ad artisti contemporanei provenienti da Austria, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Pakistan, Romania, Svizzera, UK, USA, Uzbekistan, e Azerbaijan. Presente alla 56a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, presso il padiglione dell’Arzebaijan, la mostra è inaugurata il 6 maggio, alle ore 19.00, e sarà visitabile fino a novembre.
Le opere
Il mondo della natura, ed il confronto con i potenziali pericoli che l’ignoranza dei messaggi da questo inviati può generare, sono i concetti alla base delle opere multimediali e delle installazioni disposte lungo il percorso di Vita Vitale, create da artisti internazionali quali Mircea Cantor, Loris Cecchini, Tony Cragg, Jacco Olivier, Julian Opie, Graham Stevens e Diana Thater.
La sfida ecologica
La preoccupazione per il destino del Pianeta, però, va di pari passo con la proposta di strumenti creativi e idee per tutelare il futuro del mondo. Il progetto espositivo, oltrepassando i confini geografici e culturali dell’Azebaijan, costituisce una piattaforma internazionale d’incontro e scambio per artisti e scienziati. Oltre ad un nutrito elenco di eventi correlati, la mostra include un programma volto allo sviluppo di soluzioni creative: l’IDEA Laboratory, che si avvale dei curatori scientifici Julian Melchiorri e Rachel Armstrong – Professoressa in Experimental Architecture presso la Newcastle University e Senior TED Fellow 2010 -.