Approvato dal Consiglio dei Ministri durante la nottata tra lunedì e martedì 16 giugno, il nuovo decreto-legge contiene misure urgenti sull’integrazione salariale.
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo ed il corrispettivo all’economia ed alle finanze, Roberto Gualtieri avevano precedente formulato la proposta per il nuovo intervento straordinario.
Il testo
In deroga a quanto previsto dalla legislazione corrente, è data possibilità agli imprenditori che abbiano predisposto un trattamento di integrazione salariale ordinario, straordinario o in deroga per i propri dipendenti durante l’arco temporale di concessione – fino al limite massimo di 14 settimane – di estendere tale periodo per ulteriori 4 settimane da fruire entro il prossimo 1 settembre.
Il decreto interviene poi per quegli imprenditori che abbiano presentato erroneamente domanda per le modalità di trattamenti e, pertanto, non ne abbiano potuto fruire pur avendone diritto: questi, entro trenta giorni dalla comunicazione dell’errore all’autorità competente, potranno presentare nuovamente domanda.
Nel testo viene specificato lo slittamento dei termini per la presentazione della domanda del reddito di emergenza dal 30 giugno al 31 luglio.
La situazione industriale
Un decreto che arriva a poche ore da una comunicazione allarmante dell’Istituto nazionale di Statistica sullo stato dell’industria italiana: “Nei prossimi mesi quasi un’impresa su tre si aspetta una contrazione del fatturato a causa della riduzione della domanda locale e nazionale”.
E ancora: “La crisi economica che ha colpito il sistema produttivo a seguito dell’emergenza sanitaria, produce effetti di medio periodo per quasi nove aziende su dieci. Oltre la metà delle imprese prevede una mancanza di liquidità per far fronte alle spese che si presenteranno fino alla fine del 2020 ed il 38 percento segnala rischi operativi e di sostenibilità della propria attività”.
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