Un’estate da dimenticare è il commento che potrebbe sorgere spontaneo leggendo i risultati di una statistica realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per conto di Assoturismo e Confesercenti sulla base di interviste ad un campione di popolazione costituito da 1975 imprenditori, specializzati in attività ricettive nel Bel Paese.

Turisti cercasi

Stando alle informazioni fornite dal campione di imprenditori, il calo di turisti nell’estate 2020 viene stimato nell’intorno del 30,4 percento rispetto all’anno precedente: nel periodo compreso infatti tra giugno ed agosto  le presenze in quelle che sono considerate “strutture ricettive ufficiali” si sono attestate a 148,5 milioni “oltre 65 milioni in meno rispetto al 2019”.

Il calo maggiore si è concentrato nel settore alberghiero con meno 32,6 percento, a fronte di un calo in quello extra-alberghiero più attenuato – ovvero, meno 27,5 percento –.

Non pervenuti due stranieri su tre

Le presenze italiane, le uniche che presentano il segno positivo – più 1,1 percento – non colmano quel vuoto creatosi dall’assenza dei turisti stranieri in Italia: la domanda estera ha subito un calo del 65,9 percento “avvertito più dall’alberghiero – meno 70 percento – che dall’extra-alberghiero” – meno 61 percento – con una marcata rilevanza di quei turisti provenienti dai paesi al di fuori dell’Unione Europea.

Il calo degli stranieri a fronte di un recupero marginale della presenza di Italiani è spalmato poi per differenti tipologie di turismo: con riferimento particolare al turismo balneare il calo si attesta complessivamente al 23,7 percento – meno 66,6 percento di stranieri a fronte di un più 3,9 percento di Italiani – o ancora con il dettaglio sull’andamento del turismo in montagna gli Italiani segnano un più 2,7 percento. Di contro, gli stranieri segnano un calo del 63,6 percento.

Non sufficiente il recupero italiano

“Il recupero fisiologico della domanda italiana nelle settimane centrali di agosto non è stato sufficiente ad agganciare il rimbalzo”. Ad affermarlo è il presidente di Assoturismo e Confesercenti Vittorio Messina, che prospetta nuove problematiche nei periodi a venire: “Ora le imprese sperano in un prolungamento della stagione estiva a settembre e in una graduale ripresa degli stranieri, anche se le notizie di una risalita dei contagi hanno frenato le prenotazioni e in qualche caso provocato delle disdette”

Foto di Vidar Nordli-Mathisen; fonte unsplash.com

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