A seguito di un sondaggio realizzato da adolescenti e proposto a coetanei, in occasione della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza – che ricorre il 20 novembre –, l’Unicef propone un manifesto di dieci punti nel quale giovani e giovanissimi condensano tutte le aspettative per il periodo post-Covid, perché questo è un momento che dovrà pur finire.
Il sondaggio
A giugno, l’Unicef Italia e l’ECA – l’Ufficio dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale – con il supporto dell’Istituto di Ricerca dell’Unicef chiedevano ad una ventina di ragazzi italiani di lavorare ad un sondaggio da porre ai propri coetanei: oltre 2mila ragazzi tra i 15 ed i 19 anni hanno risposto al questionario a proposito di “soddisfazione per la propria vita, le relazioni interpersonali, il benessere economico, la sfera del lavoro e della scuola, l’ambiente e la salute”.
Il manifesto
Da quel sondaggio è nato poi un manifesto “The future we want”: in definitiva gli adolescenti sono ottimisti, credendo in un futuro migliore quando il virus sarà debellato e questo tempo soltanto alle spalle, sebbene il lavoro sia grande. Nell’agenda stilata al margine del sondaggio, i ragazzi nel primo dei punti chiedono innanzitutto maggiore partecipazione alla costruzione del futuro, immaginando allo stesso modo “un tempo attento ai bisogni e alle aspirazioni di tutti”.
Per il mondo che verrà, gli adolescenti chiedono in generale “un bilanciamento dei tempi scuola-vita-lavoro” al fine di coltivare in maniera migliore le relazioni interpersonali con familiari e amici. E come terzo punto, sul podio dell’agenda vorrebbero “più eventi e luoghi di ritrovo” per vivere amici e comunità, nonché “più tempo da dedicare agli altri per avere una società più giusta ed equa”.
I giovani inoltre nel manifesto si concentrano sul potenziale distruttivo dell’hate speech e sul problema del razzismo, proponendo di superare le disparità correlate a “origine, disabilità e genere”.
Tanto quanto il diritto all’istruzione è impellente la necessità di partecipare alle attività scolastiche: “Coinvolgeteci nel calendario delle attività scolastiche – spiegano – e garantite classi di recupero per gli studenti con difficoltà di apprendimento”. Fa seguito l’appello alla necessità di più borse di studio e di un’integrazione del bonus cultura per coloro che versano in difficoltà economiche.
Sulla scorta degli eventi pandemici, nel manifesto è presente il monito finalizzato alla salvaguardia della sanità: “Il sistema sanitario pubblico, gratuito e accessibile per tutti, è una garanzia, difendiamolo. Agiamo sulla prevenzione per assicurare il benessere di tutti: mantenendo stili di vita salutari, promuovendoli nelle scuole e prestando attenzione alle interrelazioni tra salute e ambiente”. I giovani ci ricordano poi dell’importanza della tutela dell’ambiente attraverso la diminuzione dei consumi e la gestione dello smaltimento dei rifiuti.
Infine, c’è un appello a colmare il gap digitale: “Per avere tutti uguali possibilità di accesso alle informazioni e ai servizi chiediamo più investimenti per ridurre il digital divide ma niente sostituisce per noi le relazioni umane”.
Foto di Brooklyn Morgan; fonte unsplash.com
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