“Senso di marcia”: è il titolo dell’iniziativa promossa dall’associazione “Napoli Cultura e sviluppo del Territorio” di Rosario Bianco e dalla casa editrice Giapeto, volta alla diffusione, tra i ragazzi in particolar modo, del concetto di legalità e, di conseguenza, a una loro responsabilizzazione in questo senso.
Stamane, al teatro Acacia, si è tenuto il terzo appuntamento del ciclo di incontri dedicati al progetto, che ha coinvolto quasi mille ragazzi provenienti da diversi istituti di Napoli e provincia (Galileo Galilei, Umberto I, Giancarlo Siani, Ippolito Cavalcanti, Renato Caccioppoli, Vittorio Veneto, Pitagora-B. Croce, Giustino Fortunato, Carlo Levi).
L’incontro è cominciato con la proiezione del docu-film che ha dato il nome all’evento, “Senso di marcia”, diretto dal regista Duccio Giordano, da cui è stato tratto l’omonimo libro scritto dal giornalista di cronaca nera Leandro Del Gaudio.
Il documentario compie un viaggio, che è allo stesso tempo di inchiesta e di riflessione, nell’Italia tutta, dal Sud al Nord, da Gela a Palmi e Reggio Calabria, da Napoli a Milano; un viaggio nell’Italia delle mafie raccontata da chi, tutti i giorni, ha scelto di combattere la malavita e l’illegalità.
Ecco quindi le testimonianze di comuni pescatori e commercianti intrecciarsi a quelle di giudici e procuratori del calibro di Nicola Gratteri, Alessandra Dolci, Federico Cafiero De Raho, Silvia Lotti e Catello Maresca, quest’ultimo distintosi, tra le altre cose, per aver guidato le operazioni che hanno portato, nel dicembre del 2011, all’arresto di Michele Zagaria, capo indiscusso del clan dei Casalesi.
Tante e diverse le testimonianze rese, ma comuni gli obiettivi: aiutare a superare i luoghi comuni su legalità e lotta alla criminalità, uscire dall’ignoranza e prendere consapevolezza di cosa siano la ‘ndrangheta, la mafia, la camorra, proporre un modello alternativo di cronaca nera che non vada solo ad alimentare il circuito dell’informazione e non sia asservito a mere brame professionali e personali.
Attraverso una rappresentazione umana dei protagonisti, delle loro vite da persone comuni e, proprio in quanto tali, delle loro testimonianze di coraggio, si indica al lettore, allo spettatore e, come nel caso di oggi, al giovanissimo pubblico delle nuove generazioni il “senso di marcia”, la strada da percorrere per raggiungere la convivenza civile, il rispetto della società e, soprattutto, la crescita e l’arricchimento della propria persona; una strada alternativa, controcorrente, spesso più impervia, ma che esca dal silenzio dell’indifferenza.
Dopo la proiezione del filmato, accolti dagli applausi e dall’ammirazione di centinaia di ragazzi in maglietta bianca con il loro “senso di marcia” stampato sul petto, sono intervenuti sul palco il giudice Maresca, Leandro Del Gaudio e il Capo del Dipartimento per l’Istruzione Luciano Chiappetta, con il giornalista Carlo Porcaro come moderatore; i relatori hanno risposto alle domande dei ragazzi che hanno partecipato all’incontro con passione, curiosità e vivacissimo interesse.