Osvaldo Lamborghini è uno dei grandi miti della letteratura argentina contemporanea. Esiste tuttavia un aspetto, quello dell’artista, che per lungo tempo è stato trascurato. La sua produzione artistica, generata tra il 1981 e il 1985 a Barcellona, è rappresentata da un gran numero di collage fotografici celati al pubblico, a causa del senso estetico vigente all’epoca, fino alla sua morte.
box – La mostra
Dal 30 gennaio al primo giugno, presso il museo MACBA di Barcellona, si terrà finalmente l’esposizione Teatro Proletario de Cámara: la più completa antologia di opere di Lamborghini, che permette al pubblico di comprendere il pungente radicalismo dell’ottica lamborghiniana.
Le opere 
La mostra si articola in 4 grandi sezioni: l’esibizione integrale degli originali di Teatro Proletario de Cámara, libro concepito esclusivamente per il proprio autore, che non vide la luce fino al 2008, con la pubblicazione di un’edizione ridotta; i quaderni degli appunti di Lamborghini, dove si alternano note inerenti il fotomontaggio, la cronaca politica e pensieri personali; i collage con disegni espressionisti e immagini provenienti da opuscoli pornografici dell’epoca; gli interventi pittorici all’interno di alcuni libri.
box – Il catalogo
Parallelamente all’organizzazione della mostra è stato prodotto il catalogo El sexo que habla. Le 200 illustrazioni raccolte, che documentano la varietà di temi, supporti e tecniche utilizzate da Lamborghini, sono precedute dai testi di César Aira, Antonio Jiménez Morato, Alan Pauls, Paul Beatriz Preciado e Valentín Roma.

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