Un gruppo di soccorritori nelle operazioni di salvataggio di una balena spiaggiata nella baia di Macquarie, in Tasmania - 22 settembre 2020

Iniziamo dalle notizie positive perché, stando all’ultimo bollettino del 24 settembre diramato dal dipartimento del governo della Tasmania – stato australiano – preposto all’amministrazione delle acque e più in generale dell’ambiente, sarebbero 70 “i globicefali con pinne lunghe spostati con successo dalla linea di sabbia e liberati dallo spiaggiamento di massa sulla costa occidentale della Tasmania”.

Ma il lavoro dei volontari accorsi è incessante e continua in quello che si crede lo spiaggiamento di massa di cetacei più grande mai registrato nella storia del paese. Si stima infatti che il numero di balene spiaggiate nella baia di Macquarie ammonti a 470 esemplari.

Tra speranza e rassegnazione

“Questo numero è soltanto una stima”. Ha affermato Nik Deca, responsabile regionale del PWS – Incident Controller and Parks and Wildlife Service –. “Molti esemplari di balena rimangono sommersi – ha proseguito – E quindi facciamo del nostro meglio nella valutazione di quegli animali ancora vivi o già morti”.

E sulla questione è intervenuto il biologo marino Kris Carlyon, che ha parlato dell’opzione di un “sonno dolce” per il benessere stesso degli animali: in giornata, dopo il parere di un veterinario, è stato deciso per la soppressione di quattro balene.

“Abbiamo provato a dare un’opportunità a questi animali – spiega il biologo – ma non è andata bene”. Ma con il trascorrere del tempo anche provare a liberare dalla sabbia l’animale può inficiare su di una condizione di salute già compromessa: “In questa fase, la linea di azione più umana è l’eutanasia”.

Con riferimento alla giornata conclusa del 23 settembre invece, le autorità hanno informato in termini numerici sull’evoluzione della situazione: “50 esemplari sono stati salvati dallo spiaggiamento di massa. Almeno 30 esemplari restano vivi a Fraser Flats – la spiaggia, luogo della sciagura – con le operazioni di salvataggio in corso”.

Ma pesa un dato: “È stato confermato inoltre che dallo spiaggiamento circa 380 balene sono morte”.

Foto di Tasmanian Police; fonte Tasmanian Government – Department of Primary Industries, Parks, Water and Environment

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