
Facebook ha deciso per la rimozione di un post contenente un’intervista all’emittente Fox News durante la mattinata di mercoledì 5 agosto pubblicato sulla pagina ufficiale del presidente, a proposito di una presunta immunità al virus da parte dei bambini.
“Questo video – è la nota del portavoce di Facebook Andy Stone – include false affermazioni secondo cui un gruppo di persone è immune da Covid-19, il che costituisce una violazione delle nostre politiche sulla dannosa disinformazione del Covid”.
In precedenza altri episodi di rimozione
Sebbene non relativamente alle politiche dell’azienda per affermazioni sul Covid-19, già a giugno il presidente nello spazio del social network per la campagna di ri-elezione aveva assistito all’eliminazione di un posto che violava, in quell’occasione, le politiche sull’hate speech in riferimento a commenti di Donald Trump verso movimenti politici americani di estrema sinistra e all’utilizzo di una simbologia che rimandava al nazismo.
Il colpo di Twitter al presidente
A seguito della pubblicazione dell’intervista sull’account Twitter per la campagnia di ri-elezione, il social ha invece optato per il blocco temporaneo del profilo, ai cui amministratori è stata imposta la scelta vincolante di eliminare il video prima di poter ritornare a cinguettare nuovamente.
Restrizioni analoghe al figlio di Trump soltanto una settimana prima
Analogie con le restrizioni odierne emergono con le vicende social di Donald Junior in seguito alla condivisione sul proprio account di un video – originariamente pubblicato dal media di estrema destra Breitbart News e poi rimosso da Twitter, Facebook e Youtube – con dichiarazioni false da parte di indicidui che, presentandosi come medici, criticavano l’utilizzo delle mascherine nella prevenzione. Per gli intervistati infatti “le persone non ne avevano bisogno”.
In quell’occasione, l’impossibilità di nuove pubblicazioni ha avuto un’estensione di 12 ore.
Foto di Shealah Craighead; fonte Official White House
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