Lo avrebbe riferito un portavoce dell’applicazione ai giornalisti della britannica BBC: “Alla luce dei recenti eventi – ha riferito la fonte – abbiamo deciso di interrompere le operazioni dell’app TikTok ad Hong Kong”.
La strategia di ByteDance
La società proprietaria di TikTok sebbene cinese sembra muoversi secondo una politica volta a costruire un’immagine internazionale di azienda libera dalle briglie del governo di Pechino: con l’applicazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale cinese estesa al territorio di Hong Kong, alla società potrebbe essere richiesto di consegnare ai funzionari governativi i dati ed il materiale prodotto attraverso la propria app. Pertanto, meglio emigrare e fugare qualsiasi futura e possibile controversia con le autorità.
La messa al bando in India
L’applicazione recentemente, in seguito all’aggravarsi dei rapporti diplomatici tra l’India e la Cina, è stata bandita con un’altra cinquantina di applicazioni per smartphone dal governo di New Delhi, proprio lì dove si concentrano la maggior parte delle mire commerciali di TikTok: dunque, si comprende l’interesse di ByteDance ad attestarsi come brand globale divincolato dalle logiche del potere e di controllo statali.
Le altre aziende
Google, Twitter, Facebbok e WhatsApp hanno comunicato durante la scorsa settimana di non aver ricevuto richieste sui dati dalla polizia di Hong Kong, tuttavia hanno specificato di lavorare all’apporto di modifiche per le operazioni lì in città.
Foto di Kon Karampelas, fonte unsplash.com
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