
È l’ambizioso progetto di una start up made in Italy: si chiama Ailyn ed è un algoritmo che analizza i contenuti prodotti e condivisi da milioni di utenti per rielaborarli e generare contenuti.
Ogni giorno 4 miliardi e mezzo di utenti attivi sul web producono più di 2.5 quintilioni di bytes. Il compito di Ailyn è quello di apprendere interi universi di argomenti e interessi, identificando il tema giusto di un tweet, la foto più attraente per Instagram, l’offerta più allettante per un e-commerce, e realizzarli. L’intelligenza artificiale che la anima è capace di leggere, comprendere e riassumere scritti complessi, come articoli, libri, archivi, andando a creare una sorta di “newsletter” o di “rassegna stampa” in base al tipo di informazioni di cui necessita colui che la utilizza.
E non è tutto. L’algoritmo analizza le scelte degli utenti sulle più svariate piattaforme, dai social network agli e-commerce, ed elabora scenari e contenuti che possano ottenere l’engagement più alto con il target di riferimento, consentendo alle aziende di velocizzare i tempi decisionali, finora vincolati all’andamento dei comportamenti stessi.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: Ailyn sostituirà tutti gli addetti della comunicazione digitale? Prenderà il posto di social media manager e digital marketer? In realtà l’obiettivo, come assicurano i membri della start up (fondata dal Gruppo Roncaglia, da Tembo e da un gruppo di professionisti fra i quali Daniele Chieffi e Alessandro Luciani), non è quello di sostituirsi alle figure professionali del settore, ma, anzi, aiutarli a essere più incisivi ed efficaci, a colpire con precisione maggiore. Ailyn vuole aumentare l’intelligenza umana, supportandola e amplificandola senza sostituirla; un vero e proprio booster per chi gestisce e attua strategie di comunicazione sulle piattaforme digitali.
Incuriosito? Visita la pagina di Aylin https://iamailyn.com/