Per festeggiare e diffondere la Carta Costituzionale, il Ministero dell’Istruzione ha organizzato un lungo tour nelle scuole, in compagnia di testimonial eccellenti.

 

Il 27 dicembre del ’47 il Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, promulgava la Costituzione in un’Italia finalmente libera dalla guerra. La Carta Costituzionale rappresenta il punto di riferimento dei diritti di cittadinanza e della vita democratica nel nostro Paese. L’importanza della sua conoscenza tra i giovani, gli studenti, era ben nota già dai tempi di Don Milani, che la rese oggetto di studio nella scuola di Barbiana.
Ed è proprio nelle scuole italiane, da nord a sud, che la Costituzione da oggi 8 gennaio andrà a spegnere le sue 70 candeline e a dialogare con gli studenti, in compagnia di testimonial di grande pregio, come ad esempio il Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi.

A promuovere il lungo tour è il Ministero dell’Istruzione che, in collaborazione con il Poligrafico dello Stato e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, curerà non solo le varie tappe ma anche la distribuzione di una copia della Costituzione a tutte le studentesse e a tutti gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado.
“Invieremo la Costituzione nelle scuole – ha affermato la Ministra Valeria Fedeli – per fare in modo che diventi parte di un percorso di studio e confronto che consenta alle nostre giovani e ai nostri giovani di capire come è nata, attraverso quale dibattito. Vogliamo che le nuove generazioni riscoprano e approfondiscano i valori fondanti di democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale che la Costituzione esprime”.
“Abbiamo pensato – ha continuato la Ministra – a una serie di iniziative che non saranno solo culturali, ma saranno momenti di acquisizione di quelle competenze che sono necessarie per una cittadinanza consapevole, che si fondi sulla conoscenza e sul rispetto delle norme che stanno alla base del nostro vivere comune. Dobbiamo dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi gli strumenti che servono per partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale”.
In questa prospettiva si inserisce la carta d’intenti che oggi viene sottoscritta, presso l’Istituto Tecnico Agrario Statale “Emilio Sereni” di Roma, tra il Presidente della Corte costituzionale Paolo Grossi e la Ministra Fedeli e con la quale prenderà il via il progetto “Viaggio in Italia: la Corte costituzionale nelle scuole”.

Il dettaglio delle firme di Enrico De Nicola, Umberto Terracini e Alcide De Gasperi sulla Carta

Domani i 70 anni della Costituzione saranno inoltre festeggiati al Senato della Repubblica con trecento studentesse e studenti alla presenza del Presidente Pietro Grasso, della Ministra Valeria Fedeli, del Ministro Pier Carlo Padoan. È anche previsto un collegamento con uno degli Istituti in cui verrà distribuita la prima copia della Costituzione.
Tali iniziative sono in linea con il Piano Nazionale per l’Educazione al Rispetto, presentato dal MIUR il 27 ottobre scorso, che promuove i temi e i valori della Costituzione, in particolare – tiene a sottolineare la titolare del Ministero competente – l’articolo 3, quello in cui vi è scritto che tutte le cittadine e tutti i cittadini, tutte le studentesse e tutti gli studenti, sono eguali e hanno pari dignità sociale, senza distinzione.
Ed è proprio l’articolo 3 che gli studenti devono difendere con forza in un tempo in cui le diseguaglianze sono sempre più intollerabili ed evidenti (gli studenti stranieri, per esempio, dovranno attendere il prossimo Governo per la legge sullo ius soli); basti pensare allo strabiliante tasso di povertà assoluta e relativa del nostro Paese che si traduce in disparità nell’accesso a risorse fondamentali come lo studio e la cultura.
Conoscere la Costituzione aiuta, dunque, a conoscere i propri diritti inalienabili, a reclamarli e ad adoperarsi affinché essi possano essere esercitati da tutti. E come ha dichiarato Paolo Grossi, presidente della Corte Costituzionale, in una lectio magistralis del novembre scorso rivolta ai ragazzi della “terra dei fuochi”: “La Costituzione bisogna amarla, ma si può amare solo ciò che si conosce”. Di lì la calorosa raccomandazione a non mancare di affrontare la lettura del testo costituzionale.

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