Con riferimento a mercoledì 24 giugno, i casi positivi al Coronavirus confermati nel paese ammontano a  613,994 – 7,113 soltanto nelle ultime 24 ore: una condizione ottimale per le celebrazioni del 75esimo anno dalla vittoria sul nazismo con una grande parata di carri militari e forze armate sulla piazza Rossa al cospetto del governo di Mosca e l’apertura anticipata dei seggi elettorali per il referendum costituzionale, che salvo imprevisti, estenderebbe l’arbitrio del presidente Vladimir Putin su tutte le Russie sino al prossimo 2036.

Un voto anticipato

Con una data prevista di inizio del turno per il prossimo 1 luglio, le autorità moscovite hanno convenuto di anticipare la tornata, spalmandola in questa maniera su di un periodo più lungo: giovedì mattina – 25 giugno – ha voluto dare il buon esempio l’ex primo ministro e uomo di fiducia del presidente, Dmitry Medvedev che dirigendosi alle urne non indossava i dispositivi di protezione.

Cosa modifica il referendum

Il voto, fortemente sostenuto nello scorso marzo dall’assemblea russa della Duma per una revisione costituzionale, potrebbe permettere al presidente Vladimir Putin di ricandidarsi per altri due mandati presidenziali – dopo il termine dell’incarico nel 2024 – rimanendo ancorato al potere sino al 2036 con ulteriori altri due incarichi, la cui durata è di 6 anni ciascuno.

Il cambiamento costituzionale sarà applicabile per Vladimir Putin ma non potrà invece applicarsi ai futuri presidenti del paese. Inoltre, corroborerà il potere decisionale del Cremlino nelle questioni amministrative provinciali e municipali. Infine, in calce alla nuova costituzione, comparirà la definizione di matrimonio come unione tra uomo e donna, bandendo in questa maniera qualsiasi altro genere di legame.

La legittimazione popolare

Sebbene già approvate dal parlamento russo a marzo, le modifiche adesso vogliono il responso popolare, che si preannuncia scontato. Il professor Segey Radchenko, direttore della Scuola di Legge e Politica presso l’Università di Cardiff nel Regno Unito, ha spiegato attraverso un parallelismo la questione: “A differenza dello zar che rivendicava il mandato di governare tutta la Russia da Dio, Putin si percepisce ancora come un democratico, pertanto vuole avere un meccanismo legale per legittimare la continuazione del suo dominio”.

 Foto di Jorge Haland; fonte unsplash.com

LEGGI ANCHE:

Covid: con Americhe che piangono perché l’Europa non può abbassare la guardia

Che cos’è l’infodemia: Italia tra i paesi più colpiti

Trump dichiara guerra contro i social network e firma il decreto contro l’immunità

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here