L’“esordio italiano”- con la prima personale in un museo del Belpaese – è incisivo, forte, quasi caustico. “L’avvenire non può che appartenere ai fantasmi” recita il titolo del progetto firmato da Rossella Biscotti, in mostra al Museion di Bolzano fino al 25 maggio. Quasi in risposta al Manzoni de “Il cinque maggio” e la sua “[…] Ai posteri l’ardua sentenza”, l’artista – archeologa della memoria e del contemporaneo – non opera solo una rievocazione, ma riesamina gli eventi passati sotto una nuova luce, che include il concetto di “qui ed ora”, mettendo dunque in stretta connessione presente e passato.
Ricerche aperte, progressive, i lavori realizzati da Rossella Biscotti procedono sulla medesima strada di sempre, ricalcando il forte modus operandi che la connota. Così il “benvenuto” al Museion è un video creato ad hoc per la facciata della struttura che ospita le opere dell’artista: le cinque teste di bronzo di Vittorio Emanuele III e Benito Mussolini – realizzate nel 1942 per l’Esposizione Universale di Roma – si accompagnano a calchi in piombo di frammenti dalla prima prigione per ergastolani, costruita nel 1793 sull’isola pontina di Santo Stefano; ancora, s’imprimono nella mente e nel cuore gli appunti di viaggio alla grotta di Zeret in Etiopia, rifugio di un gruppo di sostenitori della resistenza etiope massacrati dalle truppe coloniali italiane nel 1939. Opere preesistenti sposano nuove realizzazioni, dando origine a soluzioni ulteriori e convincenti.
Info
Il Museion effettua i seguenti orari:
dal martedì alla domenica: 10.00 – 18.00
il giovedì: 10.00 – 22.00 (con ingresso libero: 18.00 – 22.00)
mentre il lunedì effettua giorno di chiusura.
Ogni sabato e domenica pomeriggio, dalle ore 14 alle ore 18, si svolgono i “dialoghi sull’arte”, con mediatori a disposizione del pubblico per domande sulle opere in mostra e sull’arte contemporanea in generale.