Approvato il 3 dicembre 2014, il decreto delega sul lavoro, noto ai più come “Jobs Act” ha suscitato non pochi dubbi ad una minoranza del Partito democratico che ha votato si per “senso di responsabilità” e al mondo dei lavoratori che attraverso le rappresentanze sindacali ha espresso tutto il suo dissenso.
Secondo Susanna Camusso (Cgil), segretaria del maggior sindacato italiano “Vanno affermati i diritti universali di tutti coloro che lavorano indipendentemente dal contratto”. Landini, segretario Fiom, si concentra invece sui tempi di lavoro: “Si tolga la defiscalizzazione al lavoro straordinario e che se si vuol far lavorare la domenica e i festivi non si usi il “modello Melfi””in merito alle 160 ore lavorative sulle 168 settimanali disponibili. Gli operai urlano, il governo non sente.