Sul piano della Commissione europea da 750 miliardi di euro verbalmente appone il proprio sigillo il presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde che intervistata dal quotidiano Financial Times ha affermato che la svolta arriverà proprio durante il prossimo Consiglio europeo, il 18 luglio.

Intesa definitiva però entro fine luglio

Per la risoluzione di ogni divergenza, secondo il presidente dell’istituto centrale bisognerà attendere la fine del mese di luglio, dunque qualche giorno oltre il summit in presenza di Bruxelles.

Per Lagarde, l’auspicato accordo costituirebbe “un punto di svolta” qualora grande parte del piano fosse “in sovvenzioni e non prestiti, perché tale caso stabilirà un grado di unità e solidarietà a beneficio di coloro che hanno sofferto di più”.

Proseguendo poi sulla data dell’intesa: “So che c’è tanto clamore. E a chiunque piacerebbe vedere alle 18:30 del 17 luglio l’esito delle discussioni conclusive. Ma quelli di noi che sono stati un po’ in giro per Bruxelles sanno che ci vogliono alcuni giorni. Ed alcune notti. Non sarei pertanto sorpresa che l’esito arrivi verso la fine di luglio. Non scommetterei tutto sul 18 luglio”.

Sulla questione divergenze tra gli Stati

I diversi punti di vista, secondo il presidente, sarebbero determinati dall’impatto differente della crisi sulle economie: dunque lo scopo ricercato sarebbe quello “di ristabilire condizioni di parità” attraverso un meccanismo di compensazione dei sistemi economici.

Photo: European Union 2020 – Source: EP

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