A proposito del piano Next Generation EU, passi in avanti del Consiglio con un dibattito tra gli stati membri crescente, sebbene tutto venga rimandato alla prossima riunione di metà luglio, che questa volta sarà in presenza: è la sintesi del confronto sulle proporzioni dei prestiti e delle sovvenzioni per i singoli stati anche in riferimento a condizionalità e criteri di distribuzione.
Fiducia dal presidente Giuseppe Conte che si è dichiarato ottimista: “Oggi abbiamo comunque fatto un passo in avanti verso la soluzione finale, sta maturando il giusto clima. Avremo un progetto all’altezza della sfida. Non ci saranno paesi che hanno vinto o paesi che hanno perso. Vincerà l’Europa”.
Durante il Consiglio, il premier avrebbe mostrato apprezzamento per il piano finanziario in questione, distinguendolo dai quadri finanziari pluriennali di allocazione delle risorse: “La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. Ed anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo prima di luglio. E dobbiamo assecondare gli sforzi della Commissione di rendere disponibili alcune risorse già per quest’anno”.
Accordo prima di agosto
A dirlo al termine del vertice è stato il presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen, commentando l’incontro “come una prima discussione molto positiva a proposito di un piano il cui successo dipende da una sua rapida adozione”.
Prestiti e non sovvenzioni: il parere di Olanda e Svezia
Rimangono alla linea originaria i due paesi nordeuropei. Il premier olandese Mark Rutte non si sbilancia sul termine della discussione, la quale a suo dire andrà oltre la pausa estiva: “Nessuno di noi vuole tirarla per le lunghe. La velocità aiuta ma in questa discussione il contenuto è fondamentale”.
Dello stesso avviso l’omologo svedese, Stefan Lofven, per il quale “resta ancora molto da negoziare”.
Fonte European Council