A chi non è mai capitato di passare la mattinata per uffici, tra servizi irrimandabili, in attese eterne, bloccati in file lente ed estenuanti. E intanto mille altre commissioni devono essere fatte. Deve aver vissuto sulla propria pelle questa esperienza Roberto Macina quando, nel 2011, ha ideato una delle App oggi più scaricate e apprezzate dalle vittime della lentezza altrui. Qurami è il nome di un servizio ad oggi “downloadato” gratuitamente oltre 220mila volte e che ha evitato ai suoi utenti oltre 80mila file. Attenzione! La fila non si salta, nulla di scorretto con Qurami. Solo la si vive “virtualmente”. Macina, romano dal sorriso simpatico e soddisfatto (visto il successo della sua App) è oggi a soli 30 anni il ceo dell’azienda, era un laureando in ingegneria in attesa di un documento alla segreteria studenti dell’Università Roma III. Forte della collaborazione del suo team oggi Qurami ha ricevuto circa 800mila euro per il proprio sviluppo (ultimi in ordine cronologico 150mila euro da Unicredit che la rende così la prima start up partecipata da una Banca. E proprio e Banche, gli Uffici Comunali, le Segreterie delle Università sono partner ideali per un servizio come Qurami.
Ma come funziona praticamente il servizio? Una volta aperta l’applicazione sul proprio smartphone e essersi geo-localizzati, si sceglie la struttura nella quale si vuole andare e si verifica in tempo reale il numero di persone in fila.
Si sceglie il servizio desiderato e si prende il “numeretto elettronico”, del tutto
equivalente al biglietto cartaceo che si prenderebbe in loco e perfettamente inserito nel flusso degli stessi. Si aspetta il proprio turno con la libertà di dedicarsi a ciò che più si desidera mentre notifiche personalizzate segnaleranno l’avanzamento della fila e il momento in cui recarsi allo sportello. L’uso di Qurami permette di risparmiare tempo, ottimizzare impegni e facilitare spostamenti urbani. Per questi motivi è riconosciuta come una delle innovazioni più interessanti nel panorama delle soluzioni per le smart cities del futuro.
A Roma è possibile usare Qurami presso: le università “La Sapienza”, “Roma Tre”, “LUISS” e “Tor Vergata”, gli Uffici per l’Impiego della Provincia, le strutture dell’Ospedale Israelitico e del Policlinico Universitario Agostino Gemelli, l’Agenzia per la Mobilità e il Bioparco. A Milano il servizio è attivo presso l’ufficio AFOL della Provincia e la Camera di Commercio, a Firenze presso il Comune, a Trieste presso gli Ospedali Riuniti e il Comune, a Padova presso la segreteria studenti dell’università.
Il team Qurami punta all’attivazione del servizio in molti altri punti cardine della vita sociale delle città che hanno fatto da apripista, l’estensione ad altre città (Torino, Pisa, Palermo, Napoli, Verona, ecc…) e l’apertura di Qurami al mondo del retail.
Ed è recentissimo l’accordo con la Royal mail inglese che da un nuovo tassello all’espansione estera di Qurami (dopo alcune partnership in SudaAmerica tra Panama e Costarica). “Ho semplicemente mandato un’email via Linkedin al branch manager di Post Office – spiega Macina – e così è nata la trattativa”. Il risultato? Dal 20 gennaio è iniziata la sperimentazione di questa app italiana in 10 uffici postali inglesi. Semplice, no? Come stare in fila.