Nella cornice del Museo etrusco della romana Villa Giulia, lo spoglio dei risultati della seconda ed ultima votazione durante la serata di giovedì 2 luglio ha decretato Il Colibri – edito da La Casa di Teseo – dello scrittore Sandro Veronesi come il testo vincitore dell’edizione 2020 del Premio Strega, la più importante tra le competizioni letterarie italiane.

I voti

Tra i 605 giurati intervenuti, Il Colibrì ha conquistato il podio con 200 preferenze, a seguire Gianrico Carofiglio con La misura del tempo – edizioni Einaudi – che ha conquistato  132 voti e Valeria Parrella – Almarina, edizioni Einaudi – con 86 voti.

Gian Arturo Ferrari che presentava Ragazzo Italiano, edito da Feltrinelli, ha totalizzato 70 voti, Daniele Mencarelli con Tutto chiede salvezza – Mondadori – 67 e Johnatan Bazzi con Febbre – Fandango – 50 voti.

Dunque, Veronesi sale per la seconda volta sul gradino più alto del podio: correva il 2006 quando si aggiudicò il premio con Caos Calmo. Nella storia, soltanto Paolo Volponi con La macchina mondiale e La strada per Roma ha vinto tanto.

Di cosa parla Il Colibrì

Il protagonista, tale Marco Carrera, è rappresentato alla stregua di un colibrì che tra volteggi impossibili, gravi perdite e momenti di sospensione, ritrova sempre l’equilibrio riuscendo ogni volta a non precipitare nell’abisso: dagli anni Settanta la narrazione sulla resilienza dell’essere umano prosegue sino ad un futuro prossimo nel quale si assiste alla comparsa di un uomo nuovo, una bambina.

Lo scrittore, brindando con la tradizionale bottiglia di liquore, ha commentato la vittoria: “Il colibrì è il simbolo dei guerrieri, di tutti coloro che non mollano mai, che non si arrendono”.

Fonte foto Premio Strega, Area Stampa

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