A tagliare il nastro tricolore durante la cerimonia inaugurale dell’infrastruttura ricostruita il Capo dello Stato Sergio Mattarella. A circa due anni di distanza dalla tragedia del ponte Morandi – correva il 14 agosto del 2018 -, nasce oggi il Genova San Giorgio.
Il varo a memoria delle vittime
Nella scaletta della cerimonia inaugurale, alla presenza del presidente Mattarella, del premier Giuseppe Conte con il sindaco di Genova nonché commissario straordinario per la ricostruzione Marco Bucci ed il governatore Giovanni Toti, e con l’architetto Renzo Piano donatore del progetto, avverrà la lettura dei nomi di quei 43 che perirono nel crollo delle campate.
Alla cerimonia – prevista per le 18:30 – non parteciperanno i familiari delle vittime, intravedendo nell’evento una festa che nasce al seguito di un’immane tragedia umana, la peggiore nella storia della viabilità del Paese. Prima di arrivare al ponte, Mattarella intorno alle 17 incontrerà tuttavia i familiari nella sede della Prefettura genovese.
Dopo la commemorazione e successivamente alle parole delle autorità, seguiranno il tradizionale taglio del nastro ed il passaggio nei cieli di Genova delle Frecce Tricolori. Infine, la benedizione del nuovo Ponte da parte di monsignor Marco Tasca, arcivescovo del capoluogo ligure.
Già percorribile?
Perché possano essere percorsi i 1.067 metri di strada sospesi sul torrente Polcevera bisognerà tuttavia attendere sino al 5 agosto.
A due anni dalla tragedia
Alle 11:36 del 14 agosto 2018 crollavano 250 metri del viadotto, noto come “Ponte Morandi”, con la pila numero 9 di sostegno. La voragine venutasi a creare inghiottiva 43 vittime. Circa un mese e mezzo più tardi avveniva la pubblicazione del decreto 109, o “Decreto Geniva”, relativamente alla ricostruzione dell’infrastruttura di raccordo tra l’A7 e l’A10.
Fonte foto commissario.ricostruzione.genova.it
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