Difficile che non si sia sentito parlare di Personal Branding. Ma cos’è esattamente? Secondo una definizione classica il personal branding è “come promuovi te stesso. È quella combinazione unica di competenze, abilità e personalità che vuoi che gli altri vedano in te”.
Mai come oggi, il personal branding è fondamentale per le nostre carriere perché è il modo con cui ci presentiamo ai datori di lavoro o a clienti attuali o futuri. Ci dà l’opportunità di enfatizzare pubblicamente i nostri punti di forza e le nostre passioni.
Perché occuparcene?
Oggi milioni di opportunità di lavoro e milioni di società sono presenti sul web ed è sempre più comune per i selezionatori utilizzare la rete per trovare i propri candidati. Inoltre, oggi abbiamo già tutti una online brand identity: la maggior parte di noi ha un profilo LinkedIn, Facebook, Twitter o Instagram. E quindi, la maggior parte di noi ha un’identità online. Ma è l’immagine che vogliamo condividere con il nostro futuro di lavoro, i nostri prossimi clienti o colleghi che conta.
Da alcune ricerche condotte prima del lockdown è emerso che più del 70% dei selezionatori usavano i social media durante i processi di selezione e probabilmente questa percentuale è destinata ad aumentare significativamente con quello che è accaduto negli ultimi mesi.
Personal Branding e Online Reputation sono due cose diverse
Spesso il personal branding viene confuso con la reputazione online. Sono due elementi strettamente correlati tra loro, ma molto diversi: la nostra reputazione online dipende non solo dal nostro profilo social, ma anche dai nostri contenuti in post, recensioni di prodotti, hotel o ristoranti, dai forum, dalle foto che abbiamo postato. Si tratta di un sistema multicanale complesso che deve essere controllato, perché la mancata gestione di questi aspetti potrebbe portare alla perdita di tantissime opportunità.
La coerenza
C’è un aspetto che non deve mai essere sottovalutato: la coerenza. Dobbiamo scegliere un tono di voce che ci appartenga e ci rappresenti, ma che non crei confusione tra i vari social. Qualora volessimo avere toni di voce differenti e poco coerenti tra di loro sarebbe bene decidere quali rendere accessibili a tutti e quali solo ai nostri amici.
Le regole
Possiamo individuare 6 regole di fondo da tenere a mente quando lavoriamo sul nostro Personal Branding:
1) fare attenzione alla nostra foto profilo e a quella di background. Se ne abbiamo una che riteniamo adatta, verifichiamo che sia ottimizzata per il web;
2) gestire l’online reputation il prima possibile: non è mai troppo presto per farlo. L’ideale sarebbe iniziare a farlo quando ancora non si sta cercando attivamente un lavoro;
3) cercare il proprio nome sui motori di ricerca e verificare quali risultato escono, non solo nelle prime pagine. A volte si scoprono delle cose interessanti;
4) scegliere il proprio tono di voce. Simpatico? Professionale? Scientifico? Formale o informale? Senza mescolarli tra loro;
5) fare attenzione a cosa si vuole condividere online e fare ancora più attenzione a quello che le persone postano sui social taggando il nostro nome. In questo caso le policy sulla privacy sono fondamentali;
6) costruire un network professionale in modo strategico. Il nostro Personal Brand dipende anche da chi abbiamo nella nostra rete di conoscenze.