Non è una domanda banale, per chi soprattutto non è molto ferrato in politica e specialmente si è visto il governo Conte cadere in poche settimane. La creazione di un governo politico formato da una nuova maggioranza non è stata possibile, e così Mattarella ha incaricato Mario Draghi per la formazione di un nuovo governo, specificando che questi dovrà essere “di alto profilo”. Ma cosa significa? E perché per questo ha ricevuto l’incarico proprio Draghi?
Antefatti
Il background di Mario Draghi è ricco di esperienze e di successi: ha insegnato in varie università italiane e all’università di Harvard, è stato prima direttore generale del Tesoro, poi Governatore della Banca d’Italia e infine Presidente della Banca Centrale Europea. Si potrebbe pensare che un curriculum, già con queste poche battute così ricco, bastasse a Mattarella per conferirgli l’incarico di formare un nuovo governo. Ma c’è un motivo se Draghi è molto apprezzato e conosciuto in Europa come nel mondo. Draghi ha infatti salvato, nel 2012, la moneta unica euro, l’Italia e l’Europa intera.
Come Draghi ha salvato l’Euro
Tutto è iniziato quando è arrivato alla Banca Centrale Europea. Al suo arrivo era infatti incorso la cosiddetta “crisi dei debiti sovrani”. Ovvero alcuni paesi, tra cui l’Italia, la Spagna e la Grecia presentavano debiti pubblici di proporzioni incredibili, destinati ad aumentare per via dei tassi di interesse sui titoli di Stato. A livello mondiale, i paesi europei invischiati in questa vicenda si presentavano come economicamente instabili. Il rischio, altissimo, era rappresentato dai questi paesi a rischio default, che avrebbe scatenato una reazione a catena in tutta la zona euro.
Come presidente della Banca Centrale Europea affermò che “la BCE è pronta a fare tutto quel che è necessario per preservare l’euro. E credetemi, sarà abbastanza”. A seguito di queste dichiarazioni, la BCE ha avviato una serie di politiche economiche per evitare che i paesi interessati dal rischio di default, appunto, fallissero, scoraggiando così gli investitori che speculavano sui debiti europei, precedentemente acquistati come titoli di Stato (rappresentando veri e propri pezzi di debito) che rivendevano poi con cambi di interesse elevati.
Pian piano, i tassi di interesse iniziarono ad abbassarsi e così la BCE iniziò ad acquistare, nel 2015, massicce quantità di titoli di Stato europei alle banche, in modo che queste potessero di nuovo disporre di liquidi per avviare prestiti, investimenti e per far ripartire così l’economia. Questa, insieme ad altre misure come il Longer-Term reginancig operation (LTRO) e le Oturight Monetary Transactions (OMT) hanno preservato l’unione monetaria, evitando di default e i possibili effetti a catena, superando così la crisi del debito pubblico.
Super Mario
Così, Mario Draghi è passato alla storia con il soprannome di “Super Mario”, salvando eroicamente l’economia della moneta unica nel suo momento più critico. La speranza di Mattarella è che Draghi riesca nuovamente nell’impresa, salvando l’Italia dalla crisi di governo ora in corso.