In seguito all’emergenza economica e finanziaria conseguenziale alla pandemia, durante la giornata di oggi la Banca centrale europea, con l’annuncio della direttrice Lagarde, rilancia il piano di acquisti del debito con ulteriori 600 miliardi di euro in stanziamenti.

Complessivamente la misura del Pepp arriverà a constare 1350 miliardi.

Cos’è il Pepp

Acronimo per Pandemic Emergency Purchase Programme – Programma di Acquisto durante l’Emergenza pandemica – è “Una misura – si legge dal sito istituzionale dell’istituto centrale europeo – di politica monetaria non standard di acquisto di titoli nel settore pubblico e privato”.

La misura di salvataggio dell’economia europea era stata varata a marzo inizialmente per un valore complessivo di 750 miliardi.

Perché l’ampliamento del programma

La decisione del consiglio direttivo della Banca centrale di ampliamento del programma sarebbe stata determinata da una considerazione in particolare: “In risposta alla revisione al ribasso dell’inflazione nell’orizzonte di proiezione della pandemia, l’espansione del Pepp faciliterà la condizione della politica monetaria generale sostenendo il finanziamento dell’economia reale, in particolare per le imprese e le famiglie”.

Interessi invariati e tempi dilatati

Con l’ampliamento del piano di acquisti, la Banca centrale lascia pressoché invariati i tassi d’interesse. Quello di riferimento resta ancorato nell’intorno dello zero. Differentemnte, al meno 0,5 percento e più 0,25 percento rispettivamente i tassi sui depositi e sui prestiti marginali.

Sebbene, la Bce avesse deciso di ultimare il piano entro dicembre 2020, dopo oggi si parla di un’estensione dilatata almeno fino a giugno 2021.

Precedentemente alla conferenza stampa della direttrice Lagarde, in una nota stampa il consiglio direttivo ha specificato che “I tassi di interesse rimarranno ai livelli presenti se non più bassi finché le proiezioni relative all’inflazione convergeranno verso un livello vicino o inferiore al 2 percento”.

©[jakobradlgruber]/123RF.COM

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