Interno dell'aeroporto Ben Gurion, Tel Aviv - Israele

Si compie un altro passo nel processo di normalizzazione tra i due paesi dopo l’accordo di pace formalizzato nella prima metà di agosto 2020. Adesso, un primo iniziale volo diretto di natura commerciale della compagnia israeliana El Al trasporterà funzionari dei governi di Israele e Stati Uniti ad Abu Dhabi per incontri trilaterali riguardanti scambi commerciali, sicurezza e turismo.

Per l’occasione, sull’aereo – un Boeing 737 –  del volo d’andata dall’aeroporto di Tel Aviv Ben Gurion verso Abu Dhabi campeggerà la parola pace nelle lingue araba ed ebraica.

Le delegazioni

A guidare la delegazione israeliana c’è Meir Ben-Shabbat, consigliere nazionale per la sicurezza, in compagnia dell’omologo americano Jared Kushner – genero del presidente Donald Trump – il quale durante il weekend, in visita a Gerusalemme, ha incontrato il presidente israeliano Benyamin Netanyahu ed i ministri agli Esteri ed alla Difesa, Gaby Ashkenazi e Benny Gantz.

Lo storico accordo

Con un annuncio a sorpresa lo scorso 13 giugno da parte degli Stati Uniti che hanno mediato l’evoluzione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi medio-orientali, gli Emirati Arabi Uniti hanno proceduto ad abrogare una legge del 1972 a proposito del boicottaggio dello stato d’Israele, adesso riconosciuto e con contatti telefonici diretti con gli EAU.

Tuttavia l’accordo, sorvolando sulla precondizione di riconoscimento dello stato di Palestina, è stato fortemente criticato dalla comunità palestinese che nella pace fatta tra i due paesi ha intravisto un tradimento della propria causa.

In risposta all’accordo raggiunto, il premier israeliano Netanyau avrebbe allentato i propri piani di nuovi insediamenti nei territori della Cisgiordania rivendicati dai Palestinesi, ma non ha escluso prossimi ripensamenti.

“Non vi è alcun cambiamento nel mio piano per applicare la nostra sovranità alla Giudea ed alla Samaria, in pieno coordinamento con gli Stati Uniti. Mi impegno a farlo. – Aveva affermato il premier in occasione dell’accordo – Vi ricordo che ero l’unico che ha messo sul tavolo la questione sulla Giudea e sulla Samaria. Questa questione rimane sul tavolo”.

AL momento, gli Emirati Arabi Uniti sono il terzo paese in Medio-Oriente a riconoscere lo stato d’Israele, dopo Giordania ed Egitto.

Foto di Joseph Barrientos; fonte unsplash.com

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