A proposito di una svolta verso un’economia verde è il focus dell’annuale OECD Business and Finance Outlook 2020, con il proprio titolo esplicativo “Sustainable and Resilient Finance”, secondo il quale gli investimenti “ambientali, sociali e di governance” – ESG – sarebbero cresciuti in maniera costante negli ultimi anni.
Ma dinanzi ai passi in avanti, è necessario anche voltarsi indietro: infatti “occorrono maggiori sforzi da parte dei governi, delle autorità di regolamentazione e delle imprese per sbloccare il pieno potenziale della finanza sostenibile”. È il monito del documento redatto.
Il problema della reperibilità dei dati
Il segretario generale dell’OCSE Angel Gurria, soffermandosi sul ruolo fondamentale che dovrà esse svolto dalla finanza “nell’assicurare una ripresa veramente sostenibile dalla crisi del Covid-19 che creerà posti di lavoro migliori e più verdi, aumenterà il reddito e porterà ad una crescita più sostenibile e resiliente”, non di meno ha esposto il problema della reperibilità dei dati.
“Ma la finanza – ha spiegato il segretario generale – può fornire risultati ambientali, sociali o di governance migliori solo se gli investitori dispongono degli strumenti e delle informazioni delle quali hanno bisogno”.
Secondo l’OCSE infatti non tutti gli attori che partecipano al mercato dispongono di dati “ESG” – ambientali, sociali e di governance – “pertinenti, comparabili e verificabili” su larga scala al fine di condurre in maniera sinergica e complementare “la gestione dei rischi, la misurazione dei risultati e l’allineamento degli investimenti” verso un comune risultato sostenibile nel tempo.
Qual è il rischio
Dunque quadri frammentati ed informazioni lacunose e non confrontabili inficiano sulle valutazioni di potenziali investitori, i quali “non possono valutare adeguatamente le performance delle aziende sugli obiettivi di investimento legati ai fattori ESG, come limitare l’esposizione alle emissioni di carbonio”.
Le dimensioni attuali degli investimenti ESG
Procedendo ad offrire una panoramica sullo stato dell’ecosistema finanziario globale, il documento discorre a proposito delle dimensioni del cosiddetto mercato sostenibile: “Un mercato – spiegano – cresciuto considerevolmente nell’ultimo decennio e che si stima supererà i 30 trilioni di dollari in attività totali nei 5 mercati principali alla fine del 2019, con un aumento di oltre il 30 percento rispetto al 2016”.
Con riferimento alle aeree dalle quali hanno origine i maggiori flussi di investimento sostenibile, l’Unione Europea è prima nel Mondo con 14 trilioni di dollari impegnati. A seguire troviamo gli Stati Uniti con 12 trilioni. Al terzo posto il Giappone, con investimenti sostenibili stimati in 2 trilioni nel periodo di osservazione.
Foto di Julian Ebert; fonte unsplash.com
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