Quante volte, mentre state lavorando, leggendo o guardando un film, vi siete ritrovati, senza nemmeno sapere come, con lo smartphone il mano? Per molte persone gli smartphone e i social sono un richiamo allo stesso tempo irresistibile e frustrante, che impedisce di concentrarsi su ciò che si sta facendo.
Sequestro di cervelli
La dipendenza da smartphone è così comune che gli stessi sviluppatori di Apple e Google sono dovuti intervenire per placare le accuse di “sequestro del cervello”. Strumenti come il tempo di utilizzo di iOS e la non interferenza di Android – che consentono di non ricevere notifiche e di bloccare le app – hanno una grande limitazione: dopo averle attivate, basta aprire l’app e fare clic su “Ignora la limitazione”, per trovarsi punto e a capo. Questi sistemi sono troppo facili da aggirare per essere considerati un vero deterrente.
Focus Lock
È per questo motivo che sono emerse soluzioni più radicali per impedirci di utilizzare gli smartphone. Uno di questi è Focus Lock per iOS. Creato da un’azienda canadese, Focus Lock offre una soluzione radicale: una volta che abbiamo ordinato all’app di bloccare lo smartphone, tutte le applicazioni scaricate scompariranno dallo schermo e non saremo in grado di riaverle fino allo scadere del tempo che abbiamo impostato liberamente.
Proprio perché la soluzione è così estrema va sottolineato che le chiamate e gli sms saranno comunque disponibili in situazioni di emergenza. Inoltre, rimarranno attive anche tutte le applicazioni che esistono di default su iPhone, come Safari o le foto. Per far scomparire anche questi contenuti, bisogna andare su “Impostazioni” > “Tempo di utilizzo” > “Restrizioni contenuti e privacy”. A questo punto, attivando il pulsante in alto si potranno selezionare le app consentite. Se si deselezionano Safari o la fotocamera, ad esempio, anche questi scompariranno quando si attiverà Focus Lock.
Pro e contro
Il lato positivo è che l’applicazione non può essere aggirata, e non è progettata per spingerci a superare alcune sfide (come accade spesso in altre applicazioni per la produttività). Tuttavia, ci sono degli svantaggi. Innanzitutto, dopo un breve periodo di prova, Focus Lock bisognerà pagarlo e nemmeno poco (37,99 all’anno). Inoltre, dopo il primo utilizzo, le app non ricompariranno nell’ordine in cui le avevamo lasciate, ma in ordine alfabetico. Per coloro che posizionano le app in modo casuale questo non è un problema, ma può essere una noia per molti altri che invece le app le tengono organizzate.
L’autorizzazione alla gestione da remoto
È inoltre importante sapere che per far sparire le app, Focus Lock chiede di autorizzare l’utilizzo di un protocollo chiamato Mobile Device Management (MDM), che gli permette di gestire da remoto i nostri smartphone. Sì, suona molto spaventoso e ovviamente molte persone possono decidere di non fidarsi. Sulla pagina “FAQ” di Flipd (creata dagli stessi sviluppatori di Focus Lock e che è in funzione già da molti anni), è spiegato: “L’MDM di Apple sembra più problematico di quanto non sia in realtà. Con il profilo MDM di Flipd, possiamo utilizzare la tecnologia di Apple per nascondere le applicazioni, e poi restituirlo dopo un certo lasso di tempo. Non facciamo nient’altro: il profilo MDM non ci permette di controllare nulla sul vostro smartphone”.
In ogni caso, selezionando Rimuovi gestione (da Impostazioni generali e dopo aver selezionato Gestione dispositivo), potrete in qualunque momento togliere a Flipd l’autorizzazione.
E Android?
E se non avete iPhone ma Android? Una delle più note e rigide applicazioni è Blackout, che funziona in maniera molto simile: oscura completamente lo schermo del telefono per il tempo da voi deciso (potete solo telefonare) e il blocco non è aggirabile. Anche in questo caso, la versione pro è disponibile solo a pagamento (ma è molto più economica: 5,49 euro), mentre quella gratuita ha delle limitazioni di utilizzo ma potete usarla senza vincoli di tempo. Attenzione, anche in questo caso dovrete fornire l’accesso ai dati di utilizzo di Android.