“È stato compiuto un nuovo passo per accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese. Con la fusione tra Sia e Nexi, realizzata grazie al ruolo di investitore di lungo periodo di CDP, nasce oggi un campione europeo dei pagamenti digitali a trazione italiana”.
È nell’annuncio del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a mezzo Twitter, che si condensa la portata dell’accordo di fusione tra Sia e Nexi. La prima, controllata da CDP Equity, “è leader europeo nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture e servizi tecnologici dedicati alle istituzioni finanziarie, banche centrali, imprese e pubbliche amministrazioni nei segmenti Card & Mechant, Digital Payment e Capital Market & Network Solutions”.
La seconda, che fornendo servizi ed infrastrutture per i pagamenti digitali, in calce alla propria mission riporta la volontà di “diventare un’Azienda eccellente, italiana ma con un profilo internazionale, che investe costantemente in tecnologia e qualità”.
La Paytech italiana, leader nei pagamenti in Europa
Questo l’incipit dell’accordo di fusione raggiunto tra le due società per “una realtà – dati riferiti al 31 dicembre 2019 – da 1,8 miliardi di euro di ricavi aggregati pro-forma ed un miliardo di EBITDA aggregato pro-forma”.
La società che nasce – quotata sul Mercato telematico azionario –, riprendendo il comunicato a proposito di un Memorandum of understanding tra il management che culminerà con la “fusione pe incorporazione di SIA in Nexi”, coprirà l’intera catena di valore dei pagamenti digitali.
Dunque, si apprende dalla nota “Dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali alle più sofisticate soluzioni per l’omnicanalità e l’e-commerce”. Arrivando poi ad abbracciare operazioni quali “l’emissione delle carte di ogni tipologia”, o ancora “le app di pagamento mobile”.
Il nuovo azionariato
Relativamente al nuovo rapporto di cambio per il nuovo gruppo che nasce “gli azionisti di SIA riceveranno 1,571 azioni Nexi ogni azione SIA”. Inoltre, apprendiamo che “gli attuali azionisti di SIA riceveranno una quota del 30 percento del capitale del Nuovo Gruppo mentre gli attuali azionisti di Nexi ne manterranno il 70 percento”.
Nella ripartizione del capitale, Cassa Depositi e Prestiti deterrà una quota “di poco superiore al 25 percento” e Mercury – azionista di Nexi – “ne avrà circa il 23 percento”.
Il nuovo gruppo che nasce avrà una capitalizzazione complessivamente di 15 miliardi: ovvero, presentandosi come “una delle dieci società a maggiore capitalizzazione del mercato italiano”.
Foto di seventyfour74; fonte 123rf.com
LEGGI ANCHE:
Italia, turismo: che cos’è il Fondo nazionale istituito da Cassa Depositi e Prestiti
Autostrade: la cacciata dei Benetton. Adesso una public company
Stellantis: da chi è composto il cda del gruppo auto che nasce dalla fusione tra FCA e PSA