Sempre più spesso ormai sentiamo parlare di Space Economy. Sicuramente questo lo dobbiamo in gran parte anche a Elon Musk, il cui lavoro visionario e futuristico sta svelando tutte le potenzialità che lo spazio offrirà nel futuro.

Le tecnologie dello spazio, opportunamente combinate con le più avanzate tecnologie digitali abilitanti, rappresentano il trend tecnologico e di business che caratterizzerà la possibilità per molte imprese, in svariati settori, di accrescere la propria competitività su scala globale attraverso l’innovazione a tutti i livelli – dal prodotto/servizio, ai processi, sino al modello di business complessivo.

Alcuni esempi concreti di Space Economy

Nel settore assicurativo, la precisione dei dati satellitari è di estremo supporto al fine di redigere polizze sempre più customizzate ed effettuare perizie da remoto attraverso le immagini satellitari, con un potenziale cost-saving sui premi versati dai clienti finali.

L’Asset Tracking nei trasporti, ossia il monitoraggio costante e puntuale di flussi di merci tra luoghi diversi, è sempre più abilitato da tecnologie di localizzazione spaziale. Infine, un mercato importante è rappresentato dall’Agrifood laddove, viste le ampie aree da controllare, il monitoraggio dei campi e del raccolto e l’efficientamento dell’agricoltura di precisione.

Economia dello Spazio: una rivoluzione da non ignorare

Siamo di fronte a una rivoluzione analoga a quella di internet e del digitale di vent’anni fa. E non ci sono aziende che possono permettersi di ignorare questa rivoluzione. Le imprese che stanno intercettando e che sfrutteranno con tempismo le opportunità di business offerte dalla combinazione di tecnologia digitale e spaziale avranno un importante vantaggio competitivo negli anni avvenire.

Le stesse istituzioni europee e nazionali hanno mostrato sensibilità notevole rispetto alle potenzialità della Space Economy (l’UE attraverso la discussione della messa a budget di quasi 16 miliardi per il periodo 2021-2027 e l’Italia attraverso il piano strategico nazionale da 4,7 miliardi). Tuttavia, il rischio che in un momento di forte crisi si perda focus ed attenzione su questi temi esiste e va combattuto, diffondendo cultura e sensibilizzando il sistema paese a tutti i livelli, dalle imprese alle istituzioni.

L’Italia

Per l’Italia, sesta potenza spaziale, il settore è importante: 7mila addetti, tutti di elevata preparazione, oltre 600 imprese, dalle più piccole alle più grandi e importanti, come Thales Alenia Space, Telespazio e Avio. Il settore si quota nel nostro Paese con circa 2,2 miliardi l’anno, per più della metà dovuti all’export, risultato dovuto alla capacità di competere a livello internazionale. Importante sottolineare che il nostro Paese ha la catena di valore completa dello Spazio, dal lancio alla costruzione di satelliti e strumentazione importante, alla parte scienza e tecnologia, grazie a università ed enti di ricerca e infine nel trattamento dei dati da satellite, campo quest’ultimo che sta praticamente esplodendo in tutto il mondo.

NSE Expoforum

Questa nuova realtà vede le applicazioni delle tecnologie spaziali sempre più al servizio della società, un ruolo sempre più importante dei privati e tecnologie che rendono lo spazio più accessibile, anche economicamente, a centri di ricerca, università e aziende. E’ un cambiamento che richiede una nuova organizzazione a livello delle istituzioni, con programmi che tengano conto della trasformazione in atto e nuova governance. Per questo i protagonisti di questa trasformazione si sono dati appuntamento nel New Space Economy ExpoForum, organizzato per l’11 e 12 dicembre da Fiera di Roma e Fondazione Amaldi col
patrocinio dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi)Partecipanti da 43 paesi da tutto il mondo.

130 speaker, 12 technical session e 16 sides events organizzati, 64 “stand virtuali” che hanno ospitato grandi aziende e startup, associazioni e istituzioni, e 266 exhibitors. NSE Expoforum ha anche dedicato un riconoscimento alle startup europee che si sono distinte nel settore nell’ultimo anno. AIKO, vincitrice del premio lo scorso anno, è stata finanziata con 1,5 mln di euro dal Primo Space, il primo fondo dedicato alle Startup New Space Economy. Fra le candidature giunte quest’anno ben 19 sono stati i progetti finalisti, di cui 5 sono arrivati in short list: Celestial (DH), Latitudo 40 (ITA- Napoli), Neutron Star Sistem (UK), Picosats (Trieste) e TBoxChain (Potenza). Vince l’Award per la migliore scale-up Neutron Star Sistem, mentre la migliore startup è Picosats.

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