Avere l’esigenza di avviare un e-shop ma non avere poi le competenze per gestirlo? Voler andare al di là delle difficoltà che i piccoli o medi imprenditori affrontano nel commercio tradizionale? L’e-commerce rappresenta il vostro punto di svolta, ma non riuscite a sfruttarne le opportunità? Oggi nasce Pharetra, il cui concept è proprio quello di operare un processo di semplificazione, riunendo all’interno di un’unica realtà le giuste professionalità, con le giuste competenze, per avviare un e-shop di successo. Abbiamo intervistato uno tra i tre founder che hanno deciso di lanciarsi in quest’avventura. Antonio Marrapese, venticinque anni, laureando in giurisprudenza, con esperienze nel settore visual, ci spiega cosa sia Pharetra.

Come nasce l’idea di Pharetra?

L’idea essenzialmente nasce grazie alla sinergia dei tre fondatori, che portavano già con sé un grande bagaglio d’esperienza nel settore franchising e retail.

Chi sono i founder?

C’è Vincenzo Bussetti, che ha quarantacinque anni ed è un esperto dell’area commerciale, Davide Bussetti, classe ’71, che è un ingegnere e fondamentalmente è la persona che ha avuto l’idea, e poi ci sono io, un esperto del settore visual.

Qual è il core business di Pharetra?

Nostre prerogative sono l’assistenza e la consulenza. Ci promettiamo di creare il business adeguato per l’azienda produttrice, mettendo in comunicazione quest’ultima con i cosiddetti “web seller”, i rivenditori online. Colui che decide di aprire un negozio online si rivolge a noi, che lo accompagneremo in tutte quelle che sono le difficili scelte che comporta l’ideazione e la gestione di un e-commerce. Ci sarà per il produttore il vantaggio di non dover sostenere preventivamente inutili costi di magazzino. Pharetra offrirà inoltre innumerevoli servizi, dalla gestione degli ordini e del sito web dell’e-shop, all’assistenza fiscale e legale per l’avvio dell’attività. Tradizione e innovazione.

Il canonico concept di made in Italy con voi si digitalizza e si attualizza grazie agli strumenti del web. Una sfida al consumismo di massa e made in China?

Sicuramente, noi puntiamo molto sul made in Italy, e tutto quello che la piccola e media impresa può dare. Con la nostra strategia abbiamo la chiara volontà di valorizzare prodotti di qualità, di quell’eccellenza made in Italy. La nostra mission è proprio quella di riuscire a portare la piccola e media impresa ad un livello superiore.

Pharetra potrebbe essere una delle risposte alla crisi dei laboratori artigiani e di quella piccola imprenditoria su cui si basa l’economia nostrana?
Questa è sicuramente una sfida. Cerchiamo di sfruttare l’unicità della piccola e media impresa italiana. Attraverso le nostre conoscenze ed esperienze differenziate, abbiamo fatto squadra per riuscire in questa impresa. Il web offre oggi enormi potenzialità per rendere le nostre eccellenze competitive all’interno di un mercato globale. Pharetra nasce in un ecosistema imprenditoriale che al Sud risulta essere spesso ostico per chi vuole sviluppare un’idea innovativa.

Nella vostra ottica perché e come si riesce a fare impresa al Sud?

Abbiamo pensato in un certo momento di vita aziendale di spostarci anche a Milano, il cui terreno è forse un po’ più fertile per questo genere di attività. Ma abbiamo scelto di rimanere al Sud. Vogliamo rendere questo gap la nostra vera forza. Continuiamo a lavorare. Il radicamento al territorio spesso si traduce anche nella volontà di fare “rete”.

Pharetra come ci riesce?

Ci riesce anche grazie ai propri rapporti con il mondo giovanile. Stiamo ultimando la partenership con il “Contamination Lab”, un incubatore d’impresa promosso dal Dipartimento di Scienze Sociali dell’Ateneo Federico II. Si parla tanto di fuga di cervelli e questo è il nostro progetto per trattenere tali cervelli. Abbiamo poi raggiunto un importante obiettivo, stipulando una partenership con il master in “E-commerce Management” dell’Università Suor Orsola Benincasa Il mondo delle start up pullula di realtà sempre più numerose e innovative.

Qual è il valore aggiunto di Pharetra?

Lavoriamo per la cura di valore del brand che ci viene sottoposto. Non siamo un semplice aggregatore. Noi curiamo l’unicità del piccolo imprenditore.

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