Il cartone animato per adulti, ispirato alla celebre favola di Giambattista Basile, ufficialmente candidato al Festival del cinema di Venezia.

Quando è arrivata la conferma che “Gatta Cenerentola”, il film di animazione della napoletana MAD Enterteinment, era candidato ufficialmente nella sezione “Orizzonti” della 74esina Mostra internazionale del cinema di Venezia, il team della piccola e strepitosa casa di produzione napoletana, una delle realtà più interessanti del panorama italiano, non ha saputo trattenere la gioia. Il suo patron Luciano Stella ha chiamato tutti a raccolta per brindare all’importante candidatura che per una produzione low budget, in una città bella ma parecchio complicata, è molto di più di una “semplice” candidatura. È già una vittoria, al di là del risultato.

Una parte del team della Mad Enterteinment

È la vittoria, come commenta lo stesso Stella, del «lavoro di squadra, di grandi singoli talenti che non perdono la loro individualità ma che sono gruppo, e hanno la capacità di narrare il territorio nel quale vivono dando al racconto un respiro universale».

È la vittoria di quella parte di Napoli che non si piange addosso, ma che si rimbocca le maniche ogni giorno. È la vittoria della speranza sulla disperazione delle stese alla Sanità e delle baby gang. È la vittoria, perché no, di Luciano Stella, Carolina Terzi e Mauro Lucchetti, che con tenacia e fermezza hanno saputo dirigere il timone della MAD, anche negli inevitabili momenti difficili e che con il loro esempio insegnano alle giovani generazioni a non mollare, a dare tutto per il proprio sogno.

E di sogni all’attivo realizzati ce ne sono già alcuni, come il pluripremiato “L’arte della felicità” di Alessandro Rak (in apertura della settimana della critica a Venezia nel 2013), il colorato “La Parrucchiera” di Stefano Incerti o il cortometraggio “Simposio in re minore” del giovane e talentuoso Francesco Filippini, medaglia d’oro per la direzione artistica di “The Loneliest Stoplight” di Bill Plympton, il “re” dell’animazione indipendente mondiale.

Lo sfondo su cui si appoggiano i sogni della MAD è sempre Napoli come anche in “Gatta Cenerentola”, ma nel film candidato a Venezia, ispirato alla famosa favola di Basile, l’ambientazione è del tutto innovativa: ci troviamo dinanzi una Napoli futuristica e improbabile dove la storia si dipana su due assi temporali, a distanza di quindici anni l’uno dall’altro, e dà spazio a un racconto in cui una fantascientifica tecnologia si sostituisce al tradizionale senso del magico, al mito del matrimonio come valore si oppone quello del bieco interesse sociale, e il Re che vive sulla vecchia nave da crociera Megaride è un boss della malavita che, in combutta con la matrigna, sfrutta l’eredità di Cenerentola per trasformare il porto in una capitale del riciclaggio.

Gatta Cenerentola, nave

Una storia, firmata dai registi Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone (anche frontman dei Foja), fuori dalle rappresentazioni classiche della città, come già ci avevano abituato con la pioggia de “L’arte della Felicità”, in cui entrano in scena a tessere trame intricate dalle venature noir personaggi e fantasmi-ologrammi, esaltati dalle voci di attori di grande pregio come Alessandro Gassman, Massimiliano Gallo, Cristina Donadio, Maria Pia Calzone, Renato Carpentieri e Mariano Rigillo. Personaggi e ambientazioni che solo vedendoli da dietro le quinte si comprende quanto duro e certosino lavoro abbia fatto il team di MAD.

«Oltre alla stesura della sinossi, del soggetto, della sceneggiatura, della bibbia dei personaggi ed eventuale storyboard – spiega Italo Scialdone, modellatore della factory – si disegnano i vari personaggi e le ambientazioni da costruire in 3D per mettere in piedi una libreria contenete oggetti, elementi di scena e personaggi successivamente animati dal rigging, una sorta di “imbracatura” digitale che permette la movimentazione del modello come fanno i fili di una marionetta».

«Un lavoro duro – continua il modellatore – ma che ci ha anche molto divertiti perchè abbiamo realizzato il film usando un software open source di nome “Blender” e ciò rappresenta quasi una novità assoluta nel campo dell’animazione».

Ad impreziosire il cartone animato le colonne sonore originali di Antonio Fresa e Luigi Scialdone, già autori delle musiche de “L’arte della Felicità”, che con le loro sensibilità hanno scolpito lo stato d’animo e la voce di Cenerentola, la protagonista del film, per il momento su Megaride, ancora ormeggiata al porto di Napoli, ma pronta per salpare in direzione Laguna. E con lei a bordo tutti i sognatori che hanno voglia di raccontare il loro amore per una città antica ma sempre diversa.

 

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