Lanterne volanti

La kermesse che unisce cultura, enogastronomia, arte, folklore e musica di Napoli con quella di altri 15 paesi del mondo.

Non è certo un caso che proprio a Napoli avrà luogo dal 30 giugno all’9 luglio, per un totale di sei giorni, un festival che unisce tutto il mondo nel grande complesso della Mostra D’Oltremare in viale Kennedy. Non è un caso, perchè da sempre la città partenopea non solo è un luogo di incontro e di accoglienza, ma anche la terra più conosciuta e amata in tutto il mondo per le sue eccellenze, dall’enogastronomia, alla grande canzone classica, alla lingua, riconsciuta patrimonio immateriale dell’umanità.

Locandina Napoli incontra il mondo

In un momento di splendore turistico e ricco di eventi di caratura nazionale e internazionale, il Festival “Napoli incontra il Mondo”, in partenariato con il Comune di Napoli e con molte realtà imprendioriali locali, appare quasi una tappa obbligata, un ulteriore tessera del mosaico che intende raffigurare Napoli con le sue bellezze ed i suoi punti di forza, non solo con le sue ombre.

Ed ecco che 150mila metri quadrati, con 800 espositori e 600 artisti, saranno a disposizione dei visitatori che potranno conoscere dal vivo le tradizioni culinarie e la cultura di paesi (in totale 15) vicini come la Spagna o la Germania o molto lontani come il Giappone, l’India o l’America. “Un giro del mondo a chilometro zero“, come lo ha definito la conduttrice televisiva Susanna Messaggio che, in conferenza stampa,  si è detta entusiasta dell’iniziativa e da sempre innammorata di Napoli.

Paella

Con un solo biglietto (costo 10 €), acquistabile in loco oppure on line, i partecipanti potranno avere accesso a tutti i mini festival organizzati dai vari Paesi all’interno dello spazio espositivo che sarà aperto dalle ore 18.00  fino a tarda notte.

Ma questo – assicura l’organizzatore Michele Panfietti – già sperimentosi nel Festival d’Oriente, è solo l’inizio di una serie di manifestaioni che avranno luogo in tutto il mondo: “Nel 2018 andremo a promuovere le eccellenze napoletane a Milano e a Torino, poi varcheremo i confini nazionali per andare a Mosca, San Paolo, Pechino, Tokio, New York“.

Le mille e una notte

Un autentico giro del mondo, questa volta non a chilometro zero, che porterà un po’ di Napoli in luoghi molto lontani ma dove ‘O Paese d”o Sole è già molto amato. Basti pensare che quasi tutti i college giapponesi dispongono di un’orchestra mandolinistica, per non parlare del fatto che in un anno circa 170mila russi visitano la Campania che per fortuna, dopo 18 anni, dispone nuovamente del consoltato della Federazione Russa in grado, tra l’altro, di facilitare i rapporti commerciali di circa 23mila imprese campane con l’Ex Unione Sovietica. E che dire della neonata pizzeria “Zia Esterina” di Gino Sorbillo (vero e proprio marchio napoletano) che lo scorso mese ha aperto i battenti a New York o dell’incremento del 36,7% (fonte Consorzio di tutela) dell’esportazioni della mozzarella di bufala dop?

Con queste premesse e dati alla mano, la scommessa del festival “Napoli incontra il mondo” sembra essere stata già vinta. A tavolino.

 

Per ulteriori info: www.napoliincontrailmondo.it

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