“Napoli c’è”, il premio ideato da Rosario Bianco per premiare le eccellenze napoletane, andrà in scena al Teatro Acacia il prossimo lunedì.
Legato alla rivista l’Espresso Napoletano (Rogiosi), il premio si pone come obiettivo quello di fare luce su quelle che sono le eccellenze della realtà partenopea in ogni campo: dalla cultura, alla medicina, passano per l’arte e l’enologia.
“Il premio, ha affermato Rosario Bianco, vuole mettere in evidenza una Napoli diversa da quella che troppo spesso viene presentata dai media che la dipingono sempre come una città sporca e violenza, ritraendone i soliti clichè. Esiste una Napoli operativa, ricca di eccellenze, sui ci bisogna fare luce. L’obiettivo è quindi quello di premiare cittadini privati che soli con il loro operato riescono a portare in giro per l’Italia e per il mondo un altro aspetto della realtà partenopea, fatta di storie straordinarie e positive“.
Giunto alla sua undicesima edizione, anche quest’anno la serata sarà presentata come ormai da tradizione da Gino Rivieccio e Bruno Mirabile, ad intrattenere gli ospiti due straordinari momenti di spettacolo: il primo a cura dei ballerini Pablo Calvelli e Natalia Cristofaro, della scuola di tango “Milonga Porteña”, ideata e diretta dal maestro Stefi Donisi.
Sarà poi la volta di Monica Sarnelli che intratterà gli ospiti presenti in sala con alcuni brani del suo ultimo lavoro discografico “Napoli@Colori” e alcuni brani dello spettacolo “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di storie veraci”, scritto per lei dal giornalista e critico musicale Federico Vacalebre.
I veri protagonisti però sono coloro a cui verrà consegnato il premio “Napoli c’è”: spicca tra questi il nome di Alessandro Siani che, come ha affermato Bianco, “ha il merito di aver portato con la sua comicità Napoli fuori dai confini campani, raccontando ciò che di bello c’è nella nostra città e restando ancora un cittadino di Napoli, scegliendo nonostante il successo di vivere ancora qui”.
Oltre a Siani, il premio verrà conferito al magistrato Catello Maresca, al PM Graziella Arlomede, al GIP Francesca Ferri, ai medici Gianmaria Fabrizio Ferrazzano e Mario Fabbrocini, agli imprenditori Vincenzo Bianco, Teresa Tufano e Antonio Caggiano, agli artisti Marco Abbamondi e Stefano Ciannella, al giornalista Gianni Ambrosino.