E’ nel programma elettorale di Giuliano Pisapia, primo cittadino di Milano, dal 2011: una grande moschea nel capoluogo lombardo, per i musulmani che vivono in città e per quelli che ci arrivano da turisti. Dopo più di tre anni la proposta è ancora sul tavolo, zavorrata da trattative, condotte prima dal sindaco e poi dal suo assessore alle Politiche Sociali, mai semplici. Mancato l’appuntamento con Expo, Palazzo Marino ha sparigliato le carte: ecco un bando per affidare in concessione trentennale tre aree pubbliche. La gara è aperta a tutte le minoranze religiose di Milano e prevede che non più di due luoghi di culto possano essere assegnati alla stessa religione. Escluso, quindi, l’en plein islamico. La fine della vicenda ancora non si vede.