Rimaniamo strettamente ancorati a quantp possa esserci di incontrovertibile, oltre le opinioni. Dunque ecco i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità al 18 ottobre 2020: a tutt’oggi sono conteggiati circa 40 milioni di contagi, dei quali oltre 338mila nelle ultime ventiquattro ore. 1,111,98 sono invece le vittime accertate.

Italia decima per nuovi casi

Interrogando il board interattivo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite ed analizzando la situazione per paesi, scopriamo che l’Italia risulta essere l’ottavo paese con più casi nelle ultime 24 ore – 11,705 casi –. Soltanto oggi, guardano invece verso la vetta di una non certo confortante classifica, leggiamoa proposito dell’India con circa 56mila casi, e degli Stati Uniti con 52,5mila casi.

A seguire, la Francia è il paese europeo con un maggiore numero di contagi: sotto quota 30mila nell’ultimo giorno. Ci sono poi il Brasile con 24mila nuovi contagiati, il Regno Unito e la Federazione Russa – rispettivamente 17mila e 16mila –. Infine, a precedere l’Italia c’è l’Argentina con 13,5mila casi.

Basteranno le misure nel Vecchio Continente

È più che altro un auspicio all’indomani della conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte con un nuovo dpcm per un inasprimento delle misure: dalla facoltà di chiudere le strade della movida dei centri cittadini al fine di evitare affollamenti pericolosi alla sospensione dei campionati sportivi giovanili; sino alla stretta su bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie che potranno offrire il proprio servizio ristorazione ai tavoli con non più di 6 persone dalle 5 del mattino sino alla mezzanotte, e sino alle 18 se le consumazioni avverranno al bancone o altrove. Senza dimenticare gli inviti alla didattica digitale, di supporto comunque alla tradizionale.

Nuove misure, prima di altre nuove qualche scettico avrà pensato. Oltre i confini nazionali, altri governi nazionali optano per strategie che rimandano con la mente all’ultimo periodo primaverile: a Parigi ed in altri 8 centri francesi vige da ieri il coprifuoco a partire dalle 21 e sino alle 6 ed in Spagna chiude agli ingressi ed alle uscite la regione della Navarra per i prossimi 15 giorni. Durante il weekend le statistiche stimano che si arriveranno a toccare i 40mila contagi giornalieri.

In Belgio le autorità sono invece in prcinto di alzare bandiera bianca: con una popolazione di 11 milioni di persone ed un numero record mai visto prima d’ora di 11mila contagi giornalieri – 14 ottobre – il ministro della salute Frank Vanderbroucke alla Rtl Info si sarebbe lasciato scappare l’affermazione: “Siamo davvero molto vicini ad uno tsunami. Ormai non controlliamo più ciò che sta accadendo”.

Prove di lockdown in Galles

Nel Regno Unito, il Galles entra “in un breve ma brusco blocco nazionale sino al prossimo 9 novembre”. Secondo quanto annunciato dal primo ministro gallese Mark Drakeford, è prevista la serrata di pub e ristoranti per le prossime tre settimane. Ma la decisione di una chiusura generalizzata potrebbe abbattersi anche su hotel e negozi non essenziali – fonte BBC –.

Secondo Drakeford si trattererebbe di “uno shock breve, acuto per tornare indietro nel tempo, rallentare il virus e farci guadagnare un pò di tempo”.

Foto di Marjan Blan; fonte unsplash.com

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