14esima edizione della campagna per la salvaguardia dell’ambiente promossa dalla trasmissione Caterpillar di Radio 2. Quest’anno l’invito è: camminare insieme per salvare la Terra.

La Terra è il bene più prezioso e finalmente le tematiche ambientali sono entrate nelle agende politiche di quasi tutti i Paesi del mondo. Gli accordi di Kyoto del 2005, e quelli più stringenti di Parigi dieci anni più tardi, hanno segnato un passo decisivo verso la salvaguardia dell’ambiente anche se le recenti politiche americane stanno minando la loro buona riuscita. Ma la difesa della Terra non è solo questione di accordi internazionali, è anche e soprattutto responsabilità dei singoli che attraverso stili di vita responsabili possono incidere profondamente sul benessere del Pianeta.

Dal 2005, ogni anno, Caterpillar, trasmissione di Radio2, si impegna concretamente nel promuovere la campagna “M’illumino di meno”, quest’anno giunta alla sua 14esima edizione, rivolta alle persone comuni per sensibilizzarle sui temi del risparmio energetico e dei comportamenti virtuosi, rispetto ai quali ha anche diffuso un decalogo di 10 regole d’oro che ciascuno di noi può e deve seguire. Regole alla portata di tutti, dal mettere il coperchio sulla pentola che bolle, allo spegnere e non lasciare in stand by le apparecchiature elettroniche, all’utilizzare quanto meno possibile l’automobile, preferendo i mezzi pubblici o le proprie gambe.

E infatti per l’edizione 2018 di “M’illumino di meno”, Radio 2 invita a spegnere le luci e andare a piedi: “Perché sotto i nostri piedi c’è la Terra e per salvarla bisogna cambiare passo”. Il 23 febbraio dalle 18.00 alle 20.00 siamo quindi tutti chiamati a metterci in marcia per l’ambiente e tante sono le iniziative sparse per lo Stivale.

Una marcia che deve rappresentare un inizio di cambiamento del nostro modo di vivere quotidiano, perché non bastano gli «Sfolgoranti eccessi in questa giornata – raccomanda il noto metereologo Luca Mercalli in un video diffuso per l’iniziativa – e poi rimanere inerti per il resto dei giorni successivi».

«Progressi importanti in 14 anni ne sono stati fatti – continua Mercalli – proprio nel settore dell’illuminazione, con il passaggio dalle lampadine classiche a quelle fluorescenti fino ad arrivare oggi ai LED che consentono di ridurre di 10 volte il consumo energetico».

«Ma attenzione a non incorrere – avverte lo scienziato – nel paradosso Jevons: più gli apparecchi diventano efficienti e più se ne installano vanificando i progressi iniziali. La verità, è che per ridurre i consumi bisogna illuminarci davvero un po’ meno».

Parole che trovano conferma nei dati diffusi recentemente da Legambiente: “In Italia i consumi finali di energia si suddividono in quote quasi uguali fra il settore industriale (27,7%), dei trasporti (31,4%) e quello civile (30,3%). Ciò dimostra quanto le scelte di economia energetica non siano solamente responsabilità di grandi gruppi industriali ma anche dei semplici cittadini, che attraverso una razionalizzazione dei consumi possono contribuire in maniera sostanziale alla diminuzione del fabbisogno energetico nazionale e di conseguenza alla riduzione dei gas serra”.

E se si vuole andare oltre, estendendo il concetto di risparmio energetico, sarebbe di gran lunga molto più salutare, per non dire quasi obbligatorio, il ricorso ad energie da fonti rinnovabili. Gli scienziati  ci hanno messo in guardia da tempo: le risorse sul Pianeta Terra non sono illimitate e si stanno esaurendo. Abbiamo la natura e da quella possiamo ricavare l’energia necessaria alla nostra sopravvivenza. Ci vuole appunto un cambio di passo. Oggi. Ora.

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