Batteri e microbi nemici della salute? Questo è il pensiero della maggior parte delle persone e delle donne alle prese con igiene e pulizia. Ma c’è una donna che nei microbi ha saputo vedere qualcosa di immensamente più grande. Nata a Bochum (in Germania) Annalisa Balloi col suo splendido accento sardo (acquisito dopo il trasferimento a Cagliari in tenera età) è la bella 37enne microbiologa e amministratore delegato della Micro4You, azienda che sviluppa green technologies fortemente innovative a base microbica destinate a diversi settori. Due, per ora quelli su cui si muove la Micro4You: l’agro-alimentare e l’ambientale. L’azienda spin-off dell’Università degli Studi di Milano, è nata con la partecipazione nel 2009 alla Start Cup Milano-Lombardia, business plan competition per favorire lo sviluppo di nuove imprese “ad alto tasso di innovazione” ha già vinto numerosi riconoscimenti.
Una regina dell’impresa e dell’innovazione come Annalisa Balloi (mamma da poco) molto ha in comune con un’altra testa coronata: l’ape regina. Infatti sono proprio le api, operosi insetti spesso sottovalutati o apprezzati “solo” per il miele, a fare da motore dell’azienda Micro4You.
Al suo attivo l’azienda vanta già due brevetti di grande rilevanza. Il primo riguarda un formulato microbico per le api caratterizzato da un nuovo meccanismo d’azione capace di proteggere questi insetti da patologie batteriche agendo sulle loro difese immunitarie. Il prodotto commerciale che scaturirà dal brevetto è Micro4Bee.
Il secondo brevetto è relativo ad un procedimento per la pulitura di superfici lapidei di manufatti, monumenti ed affreschi tramite l’impiego di microrganismi. Il prodotto relativo è Micro4Art . Micro4yoU nell’ambio dei Beni Culturali propone un servizio di dignostica molecolare volto alla conoscenza della biodiversità microbica (batteri e funghi) presente sui diversi tipi di materiali (e.s.: tele e legni) per l’identificazione di agenti biodeteriogeni e lo sviluppo di corrette strategie di conservazione e restauro. Già molte le opere d’arte restituite all’antico splendore grazie all’intervento dello staff guidato da Annalisa Balloi. Tra queste, una piccola porzione della facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano, una formella del Duomo di Milano, la Cattedrale di Matera, su un’area del basamento della Pietà Rondanini di Michelangelo. “I batteri, a differenza di molti agenti chimici spesso non utilizzabili per il restauro di opere d’arte, – spiega la giovane a.d. intervenuta recentemente alla trasmissione di Rai3 Che tempo che fa – sono molto più selettivi e permettono di asportare solo l’alterazione, senza danneggiare in nessun modo questi capolavori”.
Micro4yoU lavora in settori molteplici e diversi possibili campi per applicazioni innovative di risorse microbiche.
Sono già in fase di sviluppo formulati microbici per favorire la produzione di colture agricole in luoghi aridi e desertici. Il team di Micro4yoU ha individuato alcuni ceppi batterici, i cosiddetti PGPr (Plant Growth-Promoting rhizobacteria), che con la loro attività metabolica stimolano la crescita delle piante anche in ambienti ostili.
Micro4Plant è stato impiegato con successo nel campo viti-vinicolo, stimolando la crescita radicale della pianta in condizioni di stress idrico.