Italiano, simpatico, creativo. E con tanto stile!

Leggiamo nella tua biografia che hai frequentato per due anni la Scuola Internazionale di Comix a Firenze. Quanto ha influito sulla tua formazione l’approccio alla cultura e al disegno del fumetto?
A dire il vero, preferisco dire che fa parte del mio percorso, ma non sento alcun collegamento con questa scuola. La passione per il disegno fa parte del mio DNA e cresce con me da quando ero bambino. Il babbo ha un passato da vetrinista e disegnatore e lo zio, dipinge da sempre. La mia giovane età e la mia volontà di sviluppare maggiormente il mio stile manga non hanno trovato alcun supporto nella scuola di Comix. Proprio per questo l’ho lasciata dopo due anni per frequentare una scuola a cui devo molto, l’Istituto di Moda Tornabuoni, dove ho imparato ad amare la moda. Ho unito così il mio tratto manga a quello del tipico figurino di stile. Ho trovato persone che desideravano aiutarmi a trovare me stesso. Ed è iniziato così il mio vero percorso “artistico”.

Il magazine on line ‘Swagger New York’ ti ha chiesto di immaginare ed illustrare una New York Fashion Week fantastica e tu hai trasformato i personaggi dei cartoon anni 90 in fashion blogger e socialite, e li hai vestiti con gli outfit delle più grandi case di moda. Com’è nata questa collaborazione?
La collaborazione con Swagger NY è nata perché da circa un anno realizzo degli editoriali illustrati che poi invio ai vari magazine on line. I ragazzi di Swagger hanno apprezzato molto e mi hanno subito chiesto di realizzare qualcosa di speciale per il loro magazine durante la NYFW. Mi hanno proposto il progetto, abbiamo affinato i dettagli e mi sono messo a lavoro. Ho scelto gli outfit per ogni personaggio. Non avrei mai immaginato che sarebbe diventato un progetto viral, ne sono stato felice e sorpreso allo stesso tempo.

Il tuo stile, originale ed accattivante, mi ricorda in alcune sfumature dei grandi talenti di arte e fotografia come David LaChapelle, Andy Warhol e Roy Fox Lichtenstein. C’è qualche artista che ispira, o ha ispirato i tuoi lavori?
Grazie per aver definito i miei disegni originali e accattivanti. Sicuramente mi lusinga che ritrovi cenni di artisti così importanti nei miei lavori. Senza dubbio sono un riferimento continuo. Amo i colori accesi di Andy Warhol, i sintetismi fumettistici di Roy Lichtenstein e l’iconografia immortalata da David LaChapelle. Nei miei lavori cerco di unire queste componenti per ottenere immagini comunicative e forti.Credo che i miti contemporanei siano il vettore migliore per comunicare emozioni.

Parlaci di JesuLaFrench.
JesuLaFrench è una linea di t-shirt, un progetto “auto-finanziato” iniziato per gioco nel 2011. Avevo una crescente necessità di creare qualcosa che fosse unicamente per me. Gli amici ed il mio compagno mi spronavano a tentare. Non volevo più regole, richieste o pretese, così ho illustrato il mondo della moda e l’iconografia contemporanea secondo il mio gusto. Niente di rigorosamente nuovo ma sicuramente la mia interpretazione di un trend di quegli anni. Le t-shirt JesuLaFrench sono state vendute da Glint Shop Barcellona e sono arrivate fino a Radio Deejay, grazie a La Pina che se ne è subito innamorata. È stato un grande riconoscimento perché si tratta di un progetto homemade. In molti hanno apprezzato la mia creatività e, benché JesuLaFrench sia attualmente in pausa a causa di numerosi impegni, ho in mente cose nuove. La formula sarà la stessa, ma il sogno sarebbe quello di sviluppare una collezione completa. Mai dire mai…

Illustrazione di Moricci per il collettivo artistico "I Scream Factory"
Illustrazione di Moricci per il collettivo artistico “I Scream Factory”

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