Al di là dei numeri.

Tremendamente, questo l’avverbio adatto a sugellare la vita di un’icona dello sport mondiale: fricchettone, vincente, maestro nella pratica zen, appassionato di letteratura, tremendamente Phil Jackson. Se parlassimo di religione, potremmo anche introdurre nel discorso i nomi dei profeti, quando parliamo di canestri , palazzetti e campi in parquet dobbiamo esclusivamente avanzare il nome di Philip Douglas “Phil” Jackson. L’arzillo sessantanovenne in quarant’anni ha praticamente vinto ogni cosa all’interno dell’Olimpo americano della National Basketball Association.
COSA NON è “PHIL” E COSA NON è STATO – infanzia da sceneggiatura gia vista per questa speciale categoria di eclettici personaggi. Cresce nel Montana, insieme a due fratelli ed una sorella, con mamma Elizabeth e papà Charls, due ministri pentecostali delle Assemblee di Dio. L’atmosfera non è delle più vivaci. Appassionato di baseball, affacciatosi al mondo dell’atletica per il lancio del disco, è scoperto da Bill Fitch, leggenda all’interno della Nba, allenatore che a fine carrierà, nel ’98, avrà all’attivo 2050 partite, un titolo con i Celtics nel ’81 e due nomine ad allenatore dell’anno. Nel ’67 inizia la carriera da giocatore di Magic Jackson. Tra alti e bassi sono stati in tutto tredici anni, tra i New York Knicks ed i New Jersey Nets, che senza troppe lodi possiamo riassumere come un buco nell’acqua. Il meglio dovrà ancora arrivare. In conclusione, su cosa il più grande allenatore di tutti i tempi non sia stato, essenzialmente non si è dimostrato un giocatre con un grande talento, dalla buona visione del gioco, ma non dalla bravura eccelsa, a causa forse dei forti dolori alla schiena in seguito ad un intervento di fusione spinale durante la sua terza stagione ai Knicks.

Dal 1964 al 1980 cestista
807 partite giocate in club
Dal 1987 al 2011 allenatore
Dal 2014 presidente dei Knicks
11 NBA vinti come allenatore

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