Capitale più ad ovest d’Europa, si staglia su una serie di colline attorno alle quali si respira un po’ il vento salato dell’Oceano Atlantico e un po’ l’aria dolce del fiume Tago. Con appena 500 mila abitanti e un’area metropolitana di quasi 2 milioni, Lisbona concentra quasi un quinto della popolazione portoghese ed è caratterizzata per essere la prima destinazione di immigrati provenienti da Angola, Mozambico e alcune regioni del Brasile. Fondata dai fenici nel 1200 a.C., sebbene la leggenda voglia che sia stato Ulisse a posare la prima pietra durante il suo lungo periplo di ritorno a casa dopo la Guerra di Troia, presenta una formazione di urbe tipica greca in quello che è il centro antico, che si sviluppa tutto intorno al Cais do Sodrè, il principale approdo sul Tago. Nella centralissima Praca do Comerço o nel celebre Bairro Alto, è possibile degustare un pastel de nata con un caffè la mattina a colazione oppure lasciarsi andare provando il delizioso bacalao, cucinato in tutte le salse e pietanza da sempre in ogni tavola portoghese.
MONUMENTI NUOVI E ANTICHI
Nel 1998, 500 anni dopo la partenza di Vasco da Gama verso l’India, l’Expo universale fu la scusa per creare un nuovo quartiere, il Parque das Naçoes, adatto ad ospitare residenze sostenibili nei pressi dell’allora periferica stazione Lisboa Oriente. Nello stesso periodo fu anche costruito il ponte Vasco da Gama, che crea una sorta di circumvallazione ed è il più lungo d’Europa grazie ai suoi 17 km di estensione.
Tuttavia, il vero simbolo di Lisbona è la Torre de Belem, che si trova nell’omonimo quartiere ad Ovest e rappresenta il punto dal quale proprio il celebre navigatore salpava per la conquista di nuovi territori per la corona lusitana.
ALFAMA, PROFUMO D´ARABIA
L’influenza della dominazione dal 711 al 1147 da parte di popolazioni arabe e berbere provenienti dall’Atlante marocchino è facilmente riscontrabile nei viottoli del caratteristico quartiere di Alfama, nel centro antico della città e per il quale transita il famosissimo tram numero 28, che da sempre effettua il giro completo della città ed è ormai un’icona molto apprezzata tanto da locali e turisti, e per questo sempre molto affollato. Le stradine di Alfama, tutte piuttosto ripide e precarie, ricordano in generale le città marittime del Mediterraneo. Il quartiere, che in arabo significa fontana o bagno, fu l’unico a restare in piedi durante il fortissimo terremoto che mise in ginocchio Lisbona nel 1755 e provocò oltre 30 mila morti, dimostrando così l’efficienza degli ingegneri arabi, che non solo impreziosirono il quartiere ma lo resero fiero e resistente.
UNA FIGURA ETERNA
Nella famosa Praça Camoes, centro nevralgico di Lisbona, è possibile trovare la statua in bronzo di Antonio Pessoa, sita in un tavolino di un bar. Si tratta di un omaggio a colui che per molti è stato il più grande rappresentante della cultura letteraria portoghese, tra poesie e libri in prosa dai pensieri profondi e avanguardisti. I turisti fanno la fila per poter sedersi anche solo un minuto al suo fianco ed immortalare il tutto con una foto che ormai è diventata un cult anche per chi non conosce Pessoa.
ANTONIO MOSCHELLA
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