Il Made in Italy sbarca sul web e diventa materia di studio. Obiettivo: mettere in rete competenze e valori per collegare le eccellenze del territorio al sistema del lavoro. Dall’incontro tra Panorama, il settimanale di Mondadori, e l’Università Telematica Pegaso, nasce “Panorama Academy”, la prima scuola on line dedicata alle eccellenze italiane. Presentata il 22 novembre scorso a Salerno, nel corso della tappa conclusiva del tour “Panorama d’Italia”, la scuola prevede master e corsi di perfezionamento in cinque macro-aree: enogastronomia, fashion, business, beni culturali e turismo. L’intento è formare nuovi professionisti, manager e imprenditori, nei comparti chiave dai quali far passare il rilancio del made in Italy.
Testimonial d’eccezione sono per l’arte Vittorio Sgarbi, per il business Fernando Napolitano, per l’enogastronomia Alfonso e Livia Iaccarino, per il fashion Michele Lupi e per il turismo Alessandro Cecchi Paone: professionisti di alto spessore, che saranno protagonisti di videolezioni e di incontri dal vivo con gli studenti.
“Quando il cambiamento bussa alla porta non bisogna resistere ma affrontarlo – ha detto Giorgio Mulè, direttore di Panorama – oggi il lavoro non si cerca né si trova, ma si inventa. E visto che i giornali non possiedono il know-how accademico ci siamo rivolti a un partner al passo con i tempi, Unipegaso”. I lati positivi per chi frequenterà i corsi di Panorama Academy sono rinchiusi in tre parole: opportunità, convenienza e flessibilità. Grazie alla velocità del web, alla qualità dei docenti e alla convenienza dei costi, l’Accademia metterà gli studenti nelle condizioni migliori per rispondere ai bisogni delle aziende e orientare il loro futuro professionale.
“I tempi ci impongono una connessione sempre presente – ha aggiunto Danilo Iervolino, presidente dell’Università Telematica Pegaso – un’offerta formativa che consente di parlare in qualsiasi momento della giornata a chi ha 18 anni e a chi ne ha 70. Oggi il futuro della formazione è nei corsi cuciti addosso alle diverse tipologie di studenti, vanno oltre il modello dell’università che chiude lo studente tra quattro mura”. Iervolino è convinto che “enogastronomia, moda, turismo, cultura e impresa non possono più essere gestiti come discipline teoriche a compartimenti stagni, ma come elementi connessi tra loro capaci di veicolare una community, creare managerialità e manodopera qualificate che oggi mancano nonostante le potenzialità”.