In mostra a Torino.
Ha aperto i battenti lo scorso 3 ottobre al Palazzo Chiablese di Torino la mostra-evento Avanguardia Russa. Capolavori dalla Collezione Costakis che getta nuova luce su un movimento artistico controverso, rivoluzionario, ostracizzato dal regime stalinista per il suo carattere di rottura con la tradizione.
Trecento le opere esposte, tutte provenienti dalla collezione privata di George Costakis, di origine ellenica, ex autista dell’ambasciata greca e canadese che a partire dal 1946, folgorato da un dipinto di Ol’ga Rozanova, cominciò ad interessarsi alle opere dell’arte sperimentale russa di inizio secolo. Da allora, e per quasi tre decenni, egli collezionò con costanza i lavori di questi artisti fino ad arrivare ad oltre duemila opere, oggi divise tra la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museo di Salonicco. E pensare che, tra la cerchia dei collezionisti di Mosca, Costakis non godeva di un’ottima reputazione, ma ci si riferiva a lui come “Il greco pazzo che raccoglie spazzatura inutile”.
La mostra si propone come una vera e propria esposizione enciclopedica ed è infatti rappresentativa di tutti i maggiori movimenti dell’Avanguardia Russa: dal Simbolismo post-impressionista di Malevič al Cubo-Futurismo di Popova, dalla cosiddetta “Cultura Organica” di Ender al Proiezionismo di Nikritin fino al Costruttivismo di Rodčenko.
In un’intervista Costakis affermò: “Se un giorno questo fenomeno diverrà noto per il mondo sarà una sorpresa”. Aveva ragione: ancora oggi questi capolavori non smettono di stupirci. Tutto grazie ad un “greco pazzo”.
Per saperne di più: www.mostracostakis.it