Il web è un mondo immateriale ricco di risorse e possibilità, con spazi creati ed arricchiti dagli utenti che lo popolano. Come ogni strumento, però, può essere usato anche in maniera illecita. Con la spinta che la pandemia ha dato al suo utilizzo da parte di bambini e giovanissimi, è lecito chiedersi come salvaguardarli e proteggerli dalle insidie che uno strumento tanto vasto e potente porta con sé. Non siamo infatti nuovi a notizie che riguardano specialmente fenomeni di cyberbullismo, a cui soprattutto i giovani sono esposti, ma anche revenge porn, minacce, truffe, adescamenti e pedo pornografia. Per aiutarci a proteggere le categorie più esposte a queste minacce c’è l’app Keepers.

Keepers

Nata in Israele un paio d’anni fa, è disponibile in Italia grazie a una partnership con Vodafone. La città di Napoli ne è il centro operativo, per la gestione dello sviluppo e della comunicazione sul territorio nazionale. Supportata dal Moige (Movimento Italiano Genitori) e dal Senato, l’app permette di monitorare il comportamento del bambino mentre naviga in rete ed utilizza il proprio dispositivo, senza però intaccare la sua privacy.

Come funziona

L’app deve essere installata sia sul dispositivo che il bambino usa (ad esempio sul tablet utilizzato per lo studio o sul suo cellulare) sia su quello del genitore. Essa effettuerà un’analisi dei contenuti con cui il soggetto entra in contatto, identificando messaggi e situazioni potenzialmente pericolosi e avvisando tempestivamente il genitore. L’app è studiata per identificare il linguaggio offensivo tipico del cyberbullismo, linguaggi sessualmente espliciti, contatti con persone estranee e contenuti psicologicamente dannosi.

Grazie a speciali algoritmi di riconoscimento del linguaggio naturale, vengono anche identificate le emozioni che accompagnano il testo. Ciò rende quindi l’app capace di rivelare possibili conversazioni pericolose anche se nel discorso non sono presenti parole offensive. In più, l’app permette di bloccare altre app non approvate dal genitore, di scegliere l’orario di utilizzo del dispositivo (bloccando l’accesso ad Internet) e un controllo delle app che utilizza maggiormente. Una delle funzioni più apprezzate permette di definire delle “aree sicure” (casa, palestra, case di parenti e amici); se il bambino si allontana da una di queste, il genitore viene prontamente avvisato.

Già operativa

Disponibile per i sistemi operativi iOS e Android, è attualmente presente in Italia, Australia, Austria, Israele e Giappone. E sta per arrivare anche in Inghilterra e Germania. Sul sito ufficiale dell’app è possibile trovare, oltre a una guida all’istallazione e all’utilizzo, anche un blog in cui si discutono i rischi sopra menzionati e con riflessioni su temi come la scuola e la famiglia.

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