Dopo Maradona nel Bronx di San Giovanni a Teduccio, Pier Paolo Pasolini sui muri della metropolitana di Scampia o ancora San Gennaro col volto di un operaio nel quartiere Forcella, è toccato a Giugliano diventare la tela della nuova opera d’arte di Jorit, street artist napoletano, classe 1990, famoso ormai in tutto il mondo per i murales con i quali lancia forti messaggi di speranza e riscatto sociale.
Così, da pochi giorni, l’ex Resit, maxidiscarica ormai simbolo dello scempio ambientale tra le province di Napoli e Caserta, ha un volto nuovo: quello di Giancarlo Siani, il giovane giornalista che pagò con la vita la propria sete di verità.
Il lavoro, realizzato su iniziativa di Mario De Biase, commissario per la bonifica del territorio, è soltanto l’ultimo di una serie di opere che, toccando i punti nevralgici della nostra città e del mondo intero, vogliono scuotere le coscienze e omaggiare uomini che hanno lasciato un segno positivo nella nostra storia. Accostare la figura di Giancarlo Siani ai resti di una discarica, significa infatti intrecciare le storie innocenti di un uomo e di un territorio ai quali il guanto nero della criminalità ha impedito di crescere. Ma gli occhi di Giancarlo Siani e il suo sorriso, che adesso si stagliano sulla Resit, ci invitano a sperare ancora e diventano monito di giustizia e legalità, quasi a fare da fondamenta ad un progetto di riqualificazione che trova in questi valori la sua ragion d’essere.