Se fino a qualche tempo fa la green economy poteva essere o sembrare soltanto un vezzo, oggi, alla luce dell’Italia dei veleni, è diventata una necessità. Di più, un’impellenza. Fare business salvaguardando l’ambiente, anzi, sostenendolo attivamente, è la scommessa di Ambiente spa, azienda impiantata a San Vitaliano, provincia di Caserta, leader nel settore del recupero di materie prime provenienti dalla raccolta differenziata, che nello scorso aprile ha inaugurato in partnership con le aziende francesi Pellenc ST e Vauchè SA la piattaforma ecologica più grande d’Europa.

Un traguardo che giunge dopo 25 anni di lavoro, con diverse certificazioni di qualità, improntato alla ricerca delle tecnologie più avanzate e ai saldi valori del benessere del territorio e dei cittadini che lo vivono, soprattutto di quelli che lo vivranno dopo di noi, tanto da guadagnarsi nel novembre 2015,al grande salone di Ecomodo dedicato alla green economy, il Premio Sviluppo Sostenibile.

Il ciclo di lavorazione
“La piattaforma -ha spiegato a Il Mattino Bruno Rossi, amministratore unico – è dotata di un impianto innovativo fatto da selettori ottici di nuova generazione in quanto con luce calda sono in grado di individuare colore e tipologia dell’oggetto. I rifiuti in entrata compiono un doppio percorso che permette una migliore selezione dei materiali nella fase successiva. L’impianto arriva a trattare 100mila tonnellate l’anno di rifiuti e consente di recuperare più di 12 materie prime oltre a carta banda stagnata e tutti i materiali ferrosi”. Dall’apertura del sacchetto fino all’ottenimento della balla, il percorso dei rifiuti è scandito dalle seguenti macro fasi: vagliatura con vagli a tamburo, separazione balistica, separazione dei metalli, correzione della separazione balistica con separatore eolico, separazione ottica (separazione della parte piatta in tipologie omogenee oppure separazione della parte rotolante in tipologie omogenee), controllo qualità, accumulo nei silos per tipologie omogenee, pressatura.
Tali processi si avvalgono di macchinari fortemente informatizzati e ad elevata meccanizzazione, manovrabili e controllabili anche da lontano.“Siamo riusciti – ha dichiarato a Il Mattino Angelo Bruscino, presidente dei giovani di Confapi e membro dell’impresa di famiglia – a trasformare un grande problema in una grande opportunità dando forma ed energia ai nostri rifiuti ed evitando, in tal modo, la costruzione sui nostri territori di almeno due nuove discariche l’anno”. Un riscatto a tutto tondo, proprio da quella parte dell’Italia martoriata per oltre vent’anni dal mortale intreccio tra crimine organizzato, politica ed imprenditoria corrotta che ha gettato un territorio, la Campania Felix, dentro un baratro tossico da cui con coraggio e dignità sta cercando di uscire, indicando a tutte le altre regioni la strada.
Uno sguardo al futuro
E proprio sul fronte della legalità Ambiente spa ha registrato un altro importante traguardo: l’ottenimento del rating di legalità dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Si tratta dello strumento di premialità a disposizione delle pubbliche amministrazioni per favorire le imprese virtuose nell’accesso al credito bancario ed ai finanziamenti erogati dalle PP.AA. Innovazione, tutela dell’ambiente e legalità: queste, dunque, le carte vincenti per le nuove sfide nel settore dello smaltimento e riciclo dei rifiuti. E l’azienda casertana guarda già in avanti e progetta, nell’immediato futuro, una rete con altre aziende che possano trasformare il proprio semilavorato in beni di consumo, realizzando in pieno, e in armonia con madre natura, il ciclo della seconda vita dei rifiuti che non solo allunga la vita degli oggetti, ma anche quella dei cittadini mortalmente offesi dalla devastazione ambientale.