E se vi dicessi che con un veloce click sul vostro melafonino, in qualsiasi parte del mondo vi troviate, potreste accendere il forno di casa? O alzare una tapparella? O azionare il condizionatore semplicemente passando il dito sul vostro tablet? O, perchè no, farvi un caffè con il vostro smartwatch? Oggi la domotica si spinge a livelli sempre più innovativi e poche settimane fa è sbarcata anche qui in Campania.

prepara il caffè con lo smartwatch

A Sala Consilina, infatti, in provincia di Salerno, Mauro Martorano e la sua famiglia hanno commissionato la costruzione di una casa ecologica, la “casa parlante” come loro la chiamano, a patto ambientale zero, che oltre ad autoprodurre il proprio fabbisogno energetico riesce a stabilire un dialogo con i proprietari, che hanno la possibilità di regolare qualunque impostazione relativa alle attività quotidiane, come accendere la lavatrice o gestire l’illuminazione, oltre che tenere sotto controllo i sistemi di sicurezza.

casa parlante e famiglia martorano

Questa casa rappresenta un modello del “nuovo abitare” all’avanguardia non solo in Campania o in Italia ma addirittura nel mondo, destinato nel prossimo futuro a diventare standard di riferimento. Una casa a dir poco avveniristica che guarda al futuro e che è già realtà nel Vallo di Diano, grazie al Consorzio Proeditec, parte attiva nella realizzazione della “Casa Parlante”, commissionata a Sala Consilina da Mauro Martorano e dalla sua famiglia.

casa domotica

«Volevamo una abitazione – spiega Mauro Martorano – che migliorasse la qualità della nostra vita e che fosse anche più dolce nella gestione dell’impatto che ognuno di noi ha nell’ecosistema. Grazie all’incontro con il Consorzio Proeditec abbiamo potuto realizzare il nostro sogno, ed è nata quella che in famiglia definiamo affettuosamente “La Casa parlante”: una casa con cui si può interagire in maniera attiva».
Possiamo immaginare, allora, un prossimo futuro in cui tutti potranno dialogare con le proprie case, ed impostare le principali funzionalità anche mentre sono a lavoro? Pare proprio di sì.

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