Che lo vogliamo o meno, ormai ci siamo dentro. Tutti. E anche da un bel po’ di tempo, nonostante – forse – fino ad ora non ce ne siamo resi conto. Ma si sa: le grandi trasformazioni, in qualunque ambito, non risultano tanto evidenti per chi le vive sulla propria pelle. Così non ci accorgiamo, o magari non vogliamo ammetterlo, che la realtà sta subendo un’irreversibile slittamento verso il mondo virtuale, il famigerato world wide web. Computer fissi e portatili, tablet, smartphone, kindle, eccetera hanno trasformato completamente il nostro vivere quotidiano. Come da previsione, i momenti più salienti dell’esperienza di ognuno si ricollegano alla rete e a quello che in essa viene offerto. Ecco che, allora, trovare lavoro è diventato per molti giovani una sfida da affrontare tra pagine di giornali (per quelli più all’antica), ricerche su siti web specializzati e social network. È il nuovo mercato del lavoro; è il mercato del lavoro nell’era 2.0. È ovvio, però, che in rete puoi trovarci di tutto: occorre, dunque, crearsi una “reputazione digitale” e promuovere il proprio profilo professionale costantemente (personal branding); perciò diventano strumenti imprescindibili, oltre al buon vecchio curriculum digitale, i social media come LinkedIn – il servizio web più diffuso in questo senso, con milioni e milioni di iscritti in tutto il mondo – Facebook e Twitter. Con alcuni semplici click e attraverso foto, interessi, libri letti, film visti, eccetera è possibile presentare il proprio profilo lavorativo a una quantità potenzialmente sterminata di datori di lavoro. Per i quali la rete rappresenta sicuramente un prezioso serbatoio cui attingere. Già, perché i social media sono un’importante risorsa anche per chi cerca non lavoro, ma lavoratori: i cosiddetti headhunters (vale a dire cacciatori di teste) sondano continuamente il “territorio” in cerca di giovani promesse e, per farlo, valutano anche i profili personali dei candidati. Attenzione, dunque, alle foto che pubblicate e a quello che scrivete (e a come lo scrivete)!
Per il resto, buona ricerca a tutti.