Avete visto l’ultimo film di Tornatore, “La corrispondenza”? La narrazione si incentra sulla storia d’amore tra una giovane studentessa universitaria e il suo professore, anche se si tratta di un rapporto prevalentemente virtuale.
Ma a noi quello che veramente interessa è il luogo deputato a “nido d’amore” dei due protagonisti: nel film viene chiamato Borgoventoso, ma si tratta in realtà di un piccolo paesino piemontese in provincia di Novara, Orta San Giulio, e anzi più in particolare della deliziosa isoletta che lo fronteggia, situata nel bel mezzo del lago d’Orta, l’isola di San Giulio.
Un minuscolo borgo medievale dove si intrecciano storia e leggenda: si narra infatti che un tempo l’isola era dominata da un grosso serpente, fino a quando Giulio, un Santo viaggiatore che comandava alle onde, alle tempeste e agli animali feroci, giunto sull’isola ponendo il suo mantello sull’acqua del lago e viaggiandovi sopra senza bagnarsi, scacciò via il mostro, fondando la sua chiesa.
La prima cosa che vi affascinerà è l’elegante Basilica romanica, cui si accede da una scalinata; dopo averla visitata, potrete incamminarvi lungo la stradina che attraversa tutta l’isola. Potrete poi camminare per i vicoletti e le strette viuzze fino a raggiungere il Palazzo dei Vescovi e l’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae, dove le monache preparano il pane di San Giulio.
L’atmosfera sull’isola è molto particolare: appena sbarcati dal piccolo battello che la collega con Orta San Giulio, avrete l’impressione di vivere in un’epoca passata. La nebbia circonda e avvolge le piccole casette e le antiche costruzioni, conferendo al paesaggio un’aura onirica, surreale, quasi fiabesca, accentuata dal silenzio che domina incontrastato, rotto solo dal rumore delle acque del lago.
Un piccolo angolo di paradiso, in cui 15-20 minuti (il tempo che vi serve per girare tutta l’isola) bastano a infondervi quiete e serenità, rendendo l’isolotto il posto perfetto per rilassarsi e meditare. Volendo, potreste anche fare una capatina al negozio di souvenir: troverete un’anziana signora lieta di raccontare vecchie storie sulla basilica e sul convento e su oggettini antichi. D’estate portatevi il costume: una rinfrescata nelle cristalline acque del lago non potete perdervela.